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Diamond 13

Regia di Gilles Béhat vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Diamond 13

di axe
6 stelle

Mat, ufficiale di lungo corso del corpo di polizia di una località francese, sempre in prima linea, disilluso ed ormai abituato a tutto, è contattato da Franck, un suo collega a conoscenza di molti dettagli sul traffico di droga in città. Disgustato dalla complicità tra personaggi altolocati della politica ed i narcotrafficanti, e consapevole di aver poco da vivere a causa di una grave malattia, Franck sceglie di assestare un duro colpo al malaffare. Riesce ad impossessarsi di un gran quantitativo di droga ed un'ingente somma di denaro; ma viene poi barbaramente ucciso. Mat, nonostante sia sotto indagine disciplinare per il suo modo d'agire spregiudicato, sceglie d'indagare sull'omicidio dell'amico. Il suo compito non è facile; a capo della sezione "disciplina" è la sua ex-amante Calhoune, la quale è anche gravemente implicata nel traffico di droga. Poliziesco "notturno", violento e pessimista. Mat, il protagonista, non ha alcun interesse nel trionfo della giustizia. Passa all'azione con l'unico scopo di vendicare l'amico e collega trucidato. Nonostante le precauzioni prese, l'indaginde di Mat causa diverse morti di persone estranee ai fatti. Il protagonista giunge infine a confronto con l'"anima nera" che sovraintende ai rapporti tra crimine organizzato e maggiorenti e porta a termine il suo proposito; scopre il velo sulla ragnatela criminale che avvolge la città, fornendo ad una giornalista tutte le informazioni del caso. Non c'è soddisfazione, tuttavia, in questa vittoria. Mat, benchè riabilitato, rimane da solo, con la coscienza appesantita dalle vittime innocenti che si è lasciato alle spalle, sempre più sfiduciato. Il regista associa questa condizione a buona parte dei poliziotti "d'esperienza" presenti sulla scena; lo stesso Franck, avendo saputo della prossima morte, non si abbatte, ma sceglie di riscattarsi, dopo una carriera macchiata da torbide collusioni con il mondo della malavita. Questi personaggi sembrano incapaci di gestire uno stabile legame sentimentale. In epilogo, Mat ha la conferma che la sua stretta collega, la donna di mezza età Leon, era legata a Franck, il quale dormiva a casa sua quando poteva, e passava del tempo con lei, ma senza alcuna costanza o impegno per il futuro. Lo stesso Mat era stato legato a Calhoune, con ogni evidenza una "donna sbagliata". Il protagonista è interpretato da Gerard Depardieu, il quale rende bene il personaggio. Appesantito, malvestito, dedito all'alcool; vive in un piccolo appartamento, buio e disordinato. Trova svago in un ambiguo locale notturno o in un bar vicino al suo luogo di lavoro, ove gli capita di bere fino a stordirsi e litigare con i colleghi che incontra. Asia Argento interpreta la "femme fatale" Calhoune; mi è parsa purtroppo discretamente fuori ruolo. Nel film predominano colori scuri. Gran parte del racconto è ambientato di notte, in strade cittadine male illuminate, o in locali bui; le poche sequenze in ore diurne sono "funestate" da pioggia e nuvole. Il ritmo non è molto sostenuto e l'azione è rarefatta. Il regista segue il protagonista nel lento avvicinarsi al suo scopo, dando modo allo spettatore di riflettere sulla difficile condizione del poliziotto. Un noir pessimista, dalle atmosfere malsane, "scuro" nella fotografia e nell'animo dei personaggi.

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