Morgan Spurlock ha un progetto apparentemente irrealizzabile: riuscire là dove la Cia e tutti i servizi segreti occidentali hanno fallito. Ovvero trovare Osama Bin Laden. A ispirare questa azione scellerata, che lo porta a viaggiare nei paesi medio-orientali da solo, è il desiderio di rendere più sicuro il mondo che accoglierà il suo bambino che sta per nascere. Il viaggio è testimoniato da questo documentario particolare, che offre - oltre ad interviste e incontri - una riflessione in più sui retroscena della vicenda che ha attraversato con più forza il primo decennio del terzo millennio.
Note
Se la comunicazione va verso la semplificazione, appoggiandosi a grafici e animazioni alla Michael Moore, l’obiettivo è alto: chiarire, a se stesso e al mondo, come l’Islam non ha mai proclamato che si deve uccidere o farsi esplodere. E ricordare il tragico, diabolico nonsense statunitense: quello di aver armato un “amico” per poi raccontare, una volta divenuto lui nemico, la favola della sua irreperibilità.
«Osama bin Laden è uno solo, una sola persona. È solo una persona». Tanti concetti simili, espressi con parole diverse per (de)finire la vita di un uomo, il più pericoloso terrorista del mondo, sulla cui testa pendeva una taglia da 25.000.000 di dollari. Ma perché un regista doveva cercare Osama bin Laden, prima del 2 maggio 2011?
Se La donna che… leggi tutto
Premettendo di non aspettarmi opinioni così forzatamente negative,contribuisco alla media con le mie quattro stelle.... Dovendole motivare,mi è piaciuto lo stile con cui si racconta la 'ricerca',goliardico (non so perchè ma mi ha ricordato la cadenza di 'My name is Earl') appasionato(chi più degli americani vorrebbe stanare il mostro?)buffo ed intelligente… leggi tutto
"Che fine ha fatto Osama Bin Laden?" è la domanda seria da cui Spurlock parte per costruire uno strambo percorso di sfida a un sistema di vita i cui punti critici sono tanto più facilmente smascherabili quanto più sono bislacche le provocazione di un buffone malizioso ed arruffone: in “Super Size Me” del 2005 si trattava di sperimentare… leggi tutto
Mettiamolo subito in chiaro: quelle di Michael Moore sono inchieste, quelle di Spurlock sono prove personali. Sembra tutto un gioco, anche se questa volta Morgan sembra rischiare veramente,per poi dirci che la ricerca del terrorista non è propriamente necessaria, se si agisce in altri modi. Ma bravo Morgan, parlane con i comandi della tua nazione!? ...in molti lo abbiamo già capito.
VOTO : 6++. Prodotto abbastanza particolare questo di Morgan Spurlock, che veniva dai buoni riscontri di “Super size me” e che sceglie una strada di racconto molto personale per parlare di un tema dominante negli ultimi anni, ovvero tutto quanto ruota intorno alla figura di Osama Bin Laden e quindi il terrorismo che ha incrinato, ancor prima della crisi economica, molte certezze del mondo…
Che fine ha fatto Morgan Spurlock? Questa è la vera domanda da porsi. Dopo la buona prova di “Super Size Me” il regista americano s’allarga, sconfina, tracima, perde punti e credibilità e forse inventa un nuovo temibile e terribile subgenere: il popcorn-docu movie. Si salvi chi può! La gravidanza della compagna, più che a lei, deve avere scombussolato a lui l’equilibrio ormonale,…
I popoli oppressi della terra periodicamente, nel corso dei secoli, prendono coscienza di sè, sollevano la testa, si ribellano e ce la fanno a liberarsi dell'oppressore. Sono sempre ribellioni cruente, che terminano…
E' incredibile come un solito pomeriggio,di quelli che ne hai vissuto tanti,di quelli che il giorno dopo non sai nemmeno cosa hai fatto,possa entrarti nella testa e non lasciarti più... Ricordo come fosse ora la…
«Osama bin Laden è uno solo, una sola persona. È solo una persona». Tanti concetti simili, espressi con parole diverse per (de)finire la vita di un uomo, il più pericoloso terrorista del mondo, sulla cui testa pendeva una taglia da 25.000.000 di dollari. Ma perché un regista doveva cercare Osama bin Laden, prima del 2 maggio 2011?
Se La donna che…
Nella locandina Spurlock fa il verso a Indiana Jones per cercare Osama Bin Laden in Egitto, Marocco, Israele, Palestina, Giordania, Arabia Saudita, Afganistan e Pakistan ma quando si tratta di andarlo a trovare nell'unico posto dove probabilmente (a detta delle intelligence dei principali paesi) si nasconde si tira indietro, infatti nemmeno i marines possono portarcelo, e se ne torna a casa…
Premettendo di non aspettarmi opinioni così forzatamente negative,contribuisco alla media con le mie quattro stelle.... Dovendole motivare,mi è piaciuto lo stile con cui si racconta la 'ricerca',goliardico (non so perchè ma mi ha ricordato la cadenza di 'My name is Earl') appasionato(chi più degli americani vorrebbe stanare il mostro?)buffo ed intelligente…
Un'altra indagine ad alto rischio per Morgan Spurlock dopo gli stravizi al McDonald per cercare di denunciare la pericolosità di certi tipi di alimentazione. Dopo aver fatto rientrare nei limiti i valori metabolici compromessi da un mese di BigMac, si lancia alla caccia di Osama Bin Laden, che dopo l'11 settembre è stato a più riprese segnalato in questo o quell'altro paese…
Tre anni dopo il sorprendente Super size me (cinque se consideriamo i ritardi distributivi), Morgan Spurlock, in procinto di diventare padre, si domanda in che razza di mondo metterà suo figlio, se sull'America incombe ancora la minaccia di Osama Bin Laden. Girando per Marocco, Egitto, Arabia Saudita, Afghanistan, Palestina e Pakistan, Spurlock si mette sulle tracce del nemico pubblico…
Ultimamente scorro i titoli dei tg con la solita apatica rassegnazione.
L’altra sera, invece, sono sobbalzato dalla sedia:
una moschea a ground zero! E con l’approvazione di Obama!
Grande idea,…
spiazzante?..... un pò, ma non positivamente. quel faccione di morgan(non mi ispira troppa simpatia)sta per diventare padre. e come tutti i genitori si preoccupa del fatto che suo figlio dovrà vivere in un mondo non molto sicuro. comincia a fare la lista delle minacce che accoglieranno il figlioletto in questo mondo e ad un certo punto incappa nel nome più famoso del mondo…
"Che fine ha fatto Osama Bin Laden?" è la domanda seria da cui Spurlock parte per costruire uno strambo percorso di sfida a un sistema di vita i cui punti critici sono tanto più facilmente smascherabili quanto più sono bislacche le provocazione di un buffone malizioso ed arruffone: in “Super Size Me” del 2005 si trattava di sperimentare…
L’approccio empirico è il metodo d’indagine prediletto dal giornalista e filmaker Morgan Spurlock. Ne ha dato prova in Super Size Me (2004), attacco cristallino alla malnutrizione per abuso di junk food. Questo suo secondo documentario (pronto da oltre due anni, passato al Sundance nel 2008) ricalca lo stesso andamento a tappe del libro omonimo (o forse sarebbe meglio dire il contrario,…
Poveri americani. Solo loro hanno subito il terrorismo, solo contro di loro si sono accaniti quei cattivoni dei dirottatori-kamikaze, sempre e solo loro sono stati le vittime innocentissime delle malvagità dei soliti ignobili. Di Bin Laden nel mondo ce ne sono centinaia (migliaia? si pensi solo ai capi delle varie famiglie mafiose!), eppure questi dannati yankee rancorosi e sanguinari…
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