Roma, Parigi, Helsinki. Tre capitali europee per altrettante storie il cui filo conduttore è la paura e l'isolamento. A Roma vive Maddalena, una pittrice che ha perso speranze e slancio. A Helsinki Eeva, una hostess che rifugge dal rapporto con gli altri. A Parigi Jean Paul, giornalista, unico sopravvissuto a un attentato durante un reportage in una zona di guerra. Tutti e tre avranno un incontro con una figura che li costringerà a guardarsi dentro e a rivedere aspetti fondamentali della propria vita e del proprio rapporto irrisolto con l'Altro.
Note
Le scelte di Anne Riitta Ciccone, qui alla sua prova più matura, sono nitide e nette: la sua cinepresa non ha una sbavatura, rispetta gli uomini e le donne, sussurra nelle orecchie, sibila sensazioni. E il suo film percorre i viali del racconto con la tenace tenerezza di chi vorrebbe cambiare il mondo. Praticamente perfetta la scelta degli attori, e funzionalissima alle voglie e ai desideri della regista la calda fotografia di Fabio Cianchetti. Un film che diagnostica alcuni mali ormai endemici della nostra società occidentale, ma che alla fine crea e dona qualche speranza.
Le anime in pena del film della regista italo-finlandese Ciccone hanno in comune una patria, che nonostante la diversità di lingua e paesaggio, è la medesima, ovvero l’Europa. Il Colosseo e il sole di Roma, i laghi gelati di Helsinki, l’eleganza e la tradizione illuminista di Parigi, parlano di una Storia di secoli, fatta di barbarie e civiltà, di invasioni ed integrazioni, di conflitti… leggi tutto
Le anime in pena del film della regista italo-finlandese Ciccone hanno in comune una patria, che nonostante la diversità di lingua e paesaggio, è la medesima, ovvero l’Europa. Il Colosseo e il sole di Roma, i laghi gelati di Helsinki, l’eleganza e la tradizione illuminista di Parigi, parlano di una Storia di secoli, fatta di barbarie e civiltà, di invasioni ed integrazioni, di conflitti…
Il prossimo tuo è un film fortemente europeo, anche se la sceneggiatura ha molte situazioni derivative da film di Inarritu. La regia è precisa, elegante ed essenziale pur mancando di particolare connotazione. Infatti, alcune scelte stilistiche e visive sono un po' scontate: i panorami ghiacciati che rispecchiano quelli dell'animo dei personaggi, specchi e quadri che li rincorrrono cercando…
«Essere così vivo mi fa paura» confessa Jean Paul (Anglade) dopo aver cercato di aiutare una prostituta costretta dal suo pappone a una vita ingrata. Giornalista reduce dall’Iraq, il francese Jean Paul non riesce a sentire più niente, litiga con la ex moglie, non bada ai figli e non regala nulla alla sua nuova giovane convivente (Diane Fleri). Solo il sesso virtuale rubato a Internet pare…
Tre storie che si incrociano senza avere la consapevolezza di farlo. Lo svolgersi della vita nella separazione dall’altro. Scorci di vita impregnati di dolore e la muta consapevolezza di un esistenza che non ti appartiene. Uomini e donne come uomini e topi. Jean Paul (JH Anglade), giornalista in crisi che passa le sue giornate visitando siti porno, Eeva (Laura Malivaara), hostess taciturna che…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.