Regia di Mabrouk El Mechri vedi scheda film
Van Damme si mette a nudo ed autocelebra il suo personaggio in maniera tutto sommato subdola, mescolando il Van Damme persona con il Van Damme personaggio, impedendo di capire dove inizi l'una e finisca l'altro ma comunque rendendosi più simpatico ed umano di quanto non abbia mai fatto prima. L'esperimento riesce, la pellicola è ben fatta, inusuale e godibile e realizza un vero e proprio miracolo nel mostrare che l'atletico Jean-Claude, incapace fino a questo momento di una benché minima espressività, sa invece recitare e discretamente bene. L'unica cosa che forse disturba in parte, è il tentativo di santificare il protagonista mostrandone solo il lato buono, la "persecuzione" giudiziaria, il caso umano dell'affidamento alla figlia, la droga, le tante donne (tutte amate e tutte speciali) senza mai accennare al suo processo per stupro, alle sue condanne per guida in stato di ebbrezza. Buon prodotto, consigliato.
Interpretazione perfetta, sembra lui.
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