Regia di George C. Wolfe vedi scheda film
Adrienne Willis, per sfuggire all’infelicità, decide di recarsi nella cittadina balneare di Rodanthe, nella Carolina del Nord. Il dr. Paul Flanner, per sfuggire alle sue insoddisfazioni, arriva negli stessi giorni nel medesimo luogo. Le labbra tremano, si ride, complice il vino. Ed è subito amore. Si alternano poi frenetiche fortuna e disgrazia, ma non c’è nulla di naturale nel nuovo incrocio di caratteri portati sullo schermo da Diane Lane e Richard Gere. Neppure il cataclisma che li costringerà a stringersi sotto lo stesso tetto. L’esordiente George C. Wolfe viene dal teatro, e si sente. Lo script adatta uno dei meno riusciti polpettoni sentimentali di Nicholas Sparks. Comunque, un capolavoro di fronte all’omonimo film, colpa della tempesta, forse, o del vino, ma le immagini ci chiedono un atto di sconfinata fiducia. Dovremmo credere, ridere e piangere, senza ragione. Sospendere l’incredulità di fronte a due simpatici interpreti, vittime anche loro, a scambi epistolari, dialoghi e cliché imbarazzanti. Una commedia? Magari. Due film piuttosto, uno lieto, uno no. Un terzo, infine, nel quale un branco di cavalli selvaggi che corrono sulla battigia dovrebbe farci ritrovare il sorriso.
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