Regia di Philippe Claudel vedi scheda film
è impossibile, almeno per me, mettermi nei panni di un altro. anche se questo altro è una persona cara e vicina. semplicemente io sono io e l'altro è l'altro. certo capire un personaggio che prima o poi nel corso del film ti viene spiegato dalla sceneggiatura e da un volenteroso scrittore alla sua prima regia, risolve tanti problemi. forse troppi. penso che sia quasi sempre meglio lasciare qualcosa in ombra, anche se il film sarebbe bella cosa che incassasse il più possibile. e la lenta trasformazione di juliette,e di chi la circonda, secondo me aveva bisogno di un trattamento più lungo e più lento. certo ad essere in grado di gestirlo un film lungo. claudel, bello il suo le anime grige, è stato bravino ad evitare la dramatization alla "l'italia sul due". stacca la camera sempre qualche secondo prima o sfuma in nero. c'è un segreto che tanto prima o poi si sa, si spera di no ma...., verrà svelato. ha per le mani un'attrice che si può fregiare di cotanto titolo, anche se la doppiatrice non aiuta nel finale in particolar modo. molto piaciuto il personaggio del nonno e l'attore che lo interpreta. diciamo che per come lo immaginavo, non è stato la delusione che credevo.
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