Regia di Bill Forsyth vedi scheda film
Le cinque stelline sono sicuramente troppe, considerando esclusivamente il valore intrinseco del film. Però "Local Hero" è uno dei miei film del cuore, uno di quelli che non riesco a rivedere senza emozionarmi, fino ad avere i brividi quando parte "Going Home" di Mark Knopfler, il tema musicale principale, più volte accennato durante il film. E' uno dei film che hanno contribuito al successo mondiale della British Renaissance degli anni Ottanta, grazie ad una bonaria ma arguta satira del capitalismo americano, di quando le imprese "deregulate" da Reagan, sembravano, Thatcher compiacente, potersi mangiare il mondo, e specialmente la vecchia terra madre. Senza mai eccedere nel sentimentalismo, grazie a tante gocce di sana ironia, si racconta una storia a sfondo ecologista, dove un vecchio squinternato a capo di una multinazionale petrolifera si lascia convincere da un vecchio pescatore, apparentemente squinternato quanto lui (in realtà assai saggio), a preservare un tratto di costa che vive secondo ritmi che il cosiddetto progresso non ha cambiato. E un giovane manager rampante, Porschemunito, lascia con rimpianto, quello di essere stato fin troppo ligio al mandato affidatogli, quella terra quasi incontaminata, per tornare alle mille luci dell'America reaganiana. Ma con tanta nostalgia. Questo di Forsyth (autore che prometteva molto) è uno dei film in cui meglio si compenetra la simpatia della trama con paesaggi mozzafiato e con una colonna sonora originale che, a mio parere, è una delle migliori mai composte (il nome del leader dei Dire Straits è una garanzia).
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