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Come Dio comanda

Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Come Dio comanda

di berkaal
6 stelle
Dove si dimostra che un padre alcolizzato, violento, razzista e nazista non è il peggiore dei padri possibili. Dove si dimostra che un amico sensibile, timorato di Dio, amante degli animali e dei presepi può essere il peggiore degli amici possibili. Protagonista è il freddo e grigio nord est italiano, la sua sporcizia, la sua miseria, fuori e dentro, la sua disperazione. Una landa che può costituire un miraggio solo per chi è disposto a barattare la propria anima con un pugno di denari. Meno di trenta, per tradire se stesso. A modo loro, tutti sono malati: chi per essere stato esposto ai cavi elettrici, gli altri per essersi esposti ad una vita priva di senso. La fine del film, per quanto consolatoria, è solo una breve tregua.

 

Ottima fotografia, del resto premiata con una nomination ai David di Donatello, ho apprezzato in particolare le inquadrature di primo mattino nei campi e sul greto del fiume. La prova del cast è complessivamente buona, il film è apprezzabile seppur non privo di difetti, soprattutto una notevole dose di inverosimiglianze, e raggiunge una robusta sufficienza.

 

Una curiosità, un errore di montaggio: a 1.29'33", in una serie di panoramiche "vuote", spunta per una frazione di secondo da sinistra la testa di Alvaro Caleca, il protagonista.

Sulla trama

Cristiano Zena è un adolescente che vive in Friuli con il padre, che è rimasto disoccupato ed ha una passione per l'alcool, le armi ed il nazismo. Un loro amico, Quattro Formaggi, si innamora di una ragazza che a suo dire è l'incarnazione di una pornostar, ma il suo corteggiamento avrà conseguenze tragiche....

Sulla regia di Gabriele Salvatores

Conosco poco Salvatores, e quel poco che conosco non mi è finora piaciuto particolarmente. Sono però stato piacevolmente sorpreso di non ritrovarlo più gigione come me lo ricordavo, ma coraggioso, crudo, asciutto ed efficace.... spero solo che non sia una posa.

Sull'interpretazione di Filippo Timi

Bravo, ma purtroppo sa di esserlo, e pecca a tratti di autocompiacimento, avventurandosi sopra le righe.

Sull'interpretazione di Alvaro Caleca

Il protagonista non è male, ma è sicuramente l'anello più debole della catena. Personalmente ricordo una sola espressione.

Sull'interpretazione di Elio Germano

Interpreta Quattro Formaggi, l'amico di Rino che soffre di una malattia mentale. E' la prova che preferisco.

Sull'interpretazione di Fabio De Luigi

Bravino, ma a forza di vederlo col Dash faccio fatica a credergli quando interpreta queste parti.

Sull'interpretazione di Angelica Leo

E' la sfortunata ragazza della vicenda. Le viene chiesto poco, ma quel poco lo fa bene.

Sulla colonna sonora

La musica dei Mokadelic è abbastanza buona, strumentale e funzionale alla vicenda narrata. Per il resto qualche concessione al popolo bue, con Elisa e Loredana Berté, e qualche altra scelta coraggiosa ma discutibile: perché "Knocking On Heavens Door" sulle inquadrature finali? Di solito si usa quando uno muore....

Cosa cambierei

Niente.

 

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