Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Oltre a essere un film diretto da Gabriele Salvatores, Come Dio comanda è anche l'ultimo libro di Niccolò Ammaniti che ho letto. Devo dire che fino a quel momento la prosa di Ammaniti mi aveva sempre intrigato; proprio con questo romanzo la sua formula (spesso simile di libro in libro) aveva iniziato a mostrare la corda e il risultato non mi era sembrato del tutto soddisfacente. Lo stesso discorso, con i dovuti distinguo si può applicare al cinema di Gabriele Salvatores, regista da me ampiamente stimato (pur con qualche calo di tono qua e là) e che con questo film trova una battuta d'arresto. Non è che la pellicola abbia qualcosa in particolare che non vada, è solo che lascia un vago senso di insoddisfazione quando giunge il momento dei titoli di coda. Rispetto al libro si trascurano alcuni personaggi mentre altri sono stati eliminati del tutto. I riflettori sono puntati sul rapporto controverso padre/figlio dei due protagonisti: Rino Zena (Filippo Timi) e suo figlio Cristiano (Alvaro Caleca). Grande importanza nell'economia della storia ha anche Quattro Formaggi, l'amico tocco dei due interpretato da Elio Germano. Proprio il rapporto tra questo padre problematico, razzista e con una mentalità disadattata e il figlio più centrato ma inevitabilmente cresciuto con convinzioni non troppo assennate risulta essere la parte meglio riuscita del film. Nulla da ridire sulle interpretazioni del terzetto di attori, coadiuvati da Fabio De Luigi nei panni dell'assistente sociale. Filippo Timi è un padre violento ma attaccatissimo al figlio, nonostante il personaggio l'attore recita con la giusta misura e noto talento, lo stesso vale per Germano e non sfigura neanche il giovane Caleca che sfoggia un viso davvero azzeccato. Il cast funziona, la storia pur non essendo eccezionale non stride eppure il film è pervaso da una sensazione di superficialità forse dovuta anche all'inevitabile paragone con il libro (che già non avevo trovato tra i migliori dello scrittore). Film discreto che però non mi sento di consigliare anche perché per una serata disimpegnata le tematiche non sono le più adatte e per una impegnata c'è sicuramente di meglio da guardare. Rimandato.
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