Regia di Luca Lucini vedi scheda film
Una donna muore dando alla luce una bambina. Il marito, rimasto vedovo, si trova a crescere la piccola da sola. Lo sconforto finisce all'incontro con la bella e comprensiva Camille.
Una storia drammatica e piena di riflessioni esistenziali (il senso della paternità, quello della coppia, l'incrinarsi della fiducia di fronte alle tragedie subite, la fragilità della solitudine mescolata alla responsabilità dell'essere genitore) che è tratta da un romanzo di Nick Earls, Le avventure semiserie di un ragazzo padre, con una sceneggiatura non a caso a doppia firma femminile: Giulia Calenda e Maddalena Ravagli; Solo un padre è solo in apparenza un film inaspettato per Luca Lucini, autore fino a quel momento di tre pellicole leggerine (Tre metri sopra il cielo, L'uomo perfetto, Amore, bugie e calcetto). In realtà la confezione prototelevisiva di Solo un padre rimanda in maniera piuttosto chiara all'impostazione delle precedenti opere del regista: film pulitino (nella messa in scena come negli argomenti, sempre trattati con le molle) e destinato a un pubblico vasto, dal ritmo narrativo basso e dai personaggi poco caratterizzati, inevitabilmente posizionato fin dalla prima scena sulla strada di un lieto fine appagante dal punto di vista emotivo. Luca Argentero, Claudia Pandolfi, Diane Fleri, Fabio Troiano e Anna Foglietta sono i nomi principali che compaiono sullo schermo; per Lucini in fin dei conti si tratterà soltanto di una pausa, di un'occasione estemporanea, poichè ricomincerà subito di seguito a girare commedie (Oggi sposi, 2009). 2,5/10.
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