Regia di Luca Lucini vedi scheda film
Pellicola elementare, almeno espositivamente parlando, ma che riesce a risultare piuttosto efficace.
Questo grazie ad una storia semplice, ma di cuore, molto tenera, che presenta un padre (Luca Argentero) in carriera rimasto vedovo e con una neonata da accudire e proteggere.
La vita così diventa tremendamente difficile, tra lavoro, genitori apprensivi ed amici che cercano di affibiarti una nuova compagna, ma nella sua vita entra una giovane disinvolta e brillante ragazza (molto carina e genuina la Flerì) e le dinamiche della vita prenderanno nuove e felici forme.
Lucini si conferma un regista che non possiede certo grandi lampi di genio, ma che riesce comunque a confezionare storie semplici che sanno bene dove andare a parare.
La storia è sicuramente pilotata, ma comunque è interessante il tema del padre solo con figlia a carico, e non mi pare un tema tanto trattato.
Certo mancano completamente riflessioni profonde sul tema (ed un po’ di approssimazione quando il frangente diventa più drammatico come nella parte che anticipa il finale dove l’assemblamento di scene non è proprio il massimo della vita), ma una rappresentazione semplice e funzionale garantisce uno spettacolo di più che sufficiente livello senza tralasciare alcune sequenze ben fatte (come la contrapposizione tra la visita al mare subito dopo il parto e quella nel finale dopo che il protagonista è riuscito a tirare fuori quel groppone, dicendo a tutti la verità sulla sua passata relazione, con il mare finalmente tranquillo come il suo spirito).
Nel complesso più che piacevole per quanto si potesse fare di meglio.
VOTO : 6,5/10.
Regia semplice, ma nel complesso in grado di raccontare piacevolmente la storia, tranne in qualche passaggio dove è troppo affrettato.
VOTO : 6++.
Meglio quando sorride che quando deve fare il disperato.
Nel complesso non male.
Quasi un colpo di fulmine, ha un sorriso naturale ed una spontaneità che conquistano.
Sufficiente, nelle poche scene a disposizione.
Così così.
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