Regia di Pino Insegno, Gianluca Sodaro vedi scheda film
VOTO : 5++.
L’idea di fare un film demenziale che prendesse in giro alcuni dei “casi cinematografici” premiati dal pubblico più giovane ed osteggiati dagli altri, era interessante, ma presentava anche il rischio dovuto al fatto che già i modelli originali erano involontariamente comici ed alla fine questo prodotto non si può definire riuscito, perché solo parzialmente riesce a smarcarsi dagli stessi.
Infatti per riuscire appieno avrebbe dovuto presentare un umorismo più spinto e decisamente più continuo, come il genere ha saputo fare, almeno spesso, oltreoceano.
Invece qui le situazioni che riescono a far ridere copiosamente sono poche, altre, più cospicue, strappano almeno un sorriso, ma purtroppo tante altre proprio non fanno ridere per niente ed anzi lasciano di sasso e non è il problema di essere semplicemente trash (anzi avrebbe dovuto esserlo di più), ma di aver inserito scene assolutamente anonime ed inutili.
Insomma si voleva sbertucciare un certo tipo di cinema ed invece non ci si è poi discostati più di tanto, mettendo in mostra la solita certa superficialità produttiva, per cui un’idea di base valida, seppur di genere, e rimasta intrappolata in una generalizzata mancanza di idee e di volontà/capacità di trovare soluzioni efficaci con la necessaria continuità.
Purtroppo così rimane un ibrido tra tanti film già visti ed un’idea diversa, rimasta soffocata, con l’aggravante che il finale è la parte che arranca di più.
Poco riuscito, non ci voleva tanto per fare di meglio.
VOTO : 5++.
Regia che propone gags discontinue, con alcuni momenti che fanno ridere, ma anche altri davvero banali e brutti.
VOTO : 5++.
Regia che propone gags discontinue, con alcuni momenti che fanno ridere, ma anche altri davvero banali e brutti.
VOTO : 5,5.
Tutto sommato quasi dignitosa.
VOTO : 5,5.
Fa quel che può, che per la cronaca non è molto.
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