Regia di Phil Traill vedi scheda film
Mary, cruciverbista per un quotidiano di Sacramento, è una donna bella, gentile e dotata di una cultura davvero enciclopedica, ma la sua incontenibile logorrea nozionistica e il suo carattere a dir poco esuberante e sopra le righe producono l'effetto di alzare una sorta di muro nei confronti del prossimo e il risultato di non riuscire proprio ad avere una vita "normale". Stanca della sua solitudine e della sua irresolutezza, crede di trovare il grande amore della sua vita in Steve, affascinante cameramen dell'inviato (non troppo) speciale Hartman Hughes, e credendo di essere ricambiata, comincerà ad inseguire l'imbarazzato e terrorizzato oggetto del suo desiderio in uno squinternato viaggio attraverso l'America. "A proposito di Steve" è un simpatico road movie comico, spassosamente interpretato da una deliziosa e frizzante Sandra Bullock, ben coadiuvata da un a tratti esilarante Thomas Haden Church (le sue espressioni aggrottate valgono da sole il prezzo del biglietto). Il film è un po' sconclusionato, la sua morale di fondo è abbastanza confusa (più o meno: la "normalità" non esiste, l'importante è essere sé stessi, aprirsi agli altri ed essere felici), molti passaggi narrativi sono assurdi, inverosimili e decisamente oltre la soglia del ridicolo involontario, ma la pellicola può contare su una contagiosa leggerezza e su qualche gag davvero divertente: tutto sommato di questi tempi ci si può accontentare. Direzione senza grandi guizzi del regista televisivo Phil Traill. Tre stelle.
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