Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
I triangoli che diventano quadrangoli in un gioco al massacro.Quando il bandito che ritorna nella casa di campagna dove ha seppellito il bottino di una rapina,la trova occupata da uno strano triangolo:marito moglie e sorella della moglie che non è affatto disdegnata dal cognato che con lei ha una relazione.Il bandito da semplice spettatore diventa parte attiva nella ridistribuzione delle coppie ma mal gliene incoglie.Qui il gioco al massacro nell'interno della casetta è totale e progressivamente annichilisce tutti i componenti.Il bandito invece di andarsene prudentemente con i soldi si fa invischiare nelle torbide relazioni degli altri empatizzando anche per la moglie tradita,quasi comprendendola.ma compie l'errore fatale di credere che anche lei ha mepatizzato per lui.Nonostante l'andamento in alcune parti sia decisamente dalle parti del soft core quello che interessa in quest film ultra low budget di Di Leo è il progressivo abbrutimento interiore di ognuna delle parti in causa.Ognuno arriva a mostrare gli istinti più bassi,arriva a dare il peggio di sè e in questo modo finirà male per tutti.Di solito nei film ci sono sempre i buoni e i cattivi:qui i primi non sono per nulla rappresentati........
non proprio indimenticabile
non male
discinta in molte occasioni
è uno strano incrocio tra Vittorio Mezzogiorno e un giovane Irons...
il film è vistosamente povero ma con la regia riesce perlomeno ad allestire uno spettacolo commestibile
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