Trama
Joe Breezy evade di prigione, ruba una macchina e cerca rifugio nella casa di campagna dove aveva nascosto il bottino di una rapina. L'abitazione, però, non è disabitata: l'uomo trova infatti tre persone - marito, moglie e cognata (amante del primo) - che, minacciati dal bandito, si riveleranno delle vere belve...
Note
Non uno dei capolavori di Fernando di Leo, anche se il regista pugliese lo considerava un progetto molto personale, realizzato con pochissimi mezzi e in un arco di tempo ristretto. La tensione è comunque palpabile, e il gioco (al massacro) tra i quattro protagonisti viene condotto con mano sicura. Da rivalutare.
Recensioni
Pochi secondi e già un sussulto: che ci fa qui la colonna sonora di Milano calibro 9, l'indimenticabile, gloriosa, trionfale Osanna di Bacalov? Di Leo mette in piedi un film talmente povero di mezzi che si ritrova costretto a riciclare vecchi temi di altri film: ad un certo punto parte perfino quello de La vittima designata (Maurizio Lucidi, 1971), sempre di Bacalov. Al di là del… leggi tutto
3 recensioni negative
Recensioni
I triangoli che diventano quadrangoli in un gioco al massacro.Quando il bandito che ritorna nella casa di campagna dove ha seppellito il bottino di una rapina,la trova occupata da uno strano triangolo:marito moglie e sorella della moglie che non è affatto disdegnata dal cognato che con lei ha una relazione.Il bandito da semplice spettatore diventa parte attiva nella ridistribuzione delle coppie… leggi tutto
2 recensioni sufficienti
Recensioni
La penuria dei mezzi economici è palpabile più della tensione effettiva (non per questo un demerito) e il film risente del ricordo del Teorema pasoliniano. Il film di Di Leo non è memorabile soprattutto per almeno una metà, poi lentamente si solleva e si fa subdolamente più interessante, il cinismo e la perversità dei personaggi sono ben delineati fino ad un finale ben diretto e delineato.… leggi tutto
2 recensioni positive
Softcore che anticipa di qualche mese La Casa Sperduta nel Parco (1980) di Ruggero Deodato, ma che arriva dopo i ben più qualitativi L'Ultimo Treno della Notte (1975) e Autostop Rosso Sangue (1977). Fernando Di Leo, asso del noir all'italiana, si trova a dirigerlo in via di amicizia per venire in soccorso a un produttore in difficoltà economica. Il film, scritto e originariamente…
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O.k, la lista ha mille limitazioni.
Ovviamente non ho inserito film che non ho visto.
Ovviamente non ci sono film che avevo già inserito nelle precedenti play list, quelle dell'horror.
Il perchè abbia…
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Maestro del poliziesco (ma non solo) rimane uno dei piu' prestigiosi registi da rivalutare in ogni momento.
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Commenti (7) vedi tutti
Sottovalutatissimo, è un buon film
commento di frankdeniroChe pirlata di film forse si salva per le musiche.. ma fa troppo ridere soprattutto la recitazione. Lorraine de Salle un anno dopo farà amicizia con gli antropofagi di Cannibal Ferox questo si è un horror Voto 0
commento di PepsinaOggi può interessare lo spettatore solo per le scene di nudo femminile. Trama da film drammatico che ricorda quella di altri film più espliciti di tutt' altro genere con pochi protagonisti e girati quasi sempre in interni. Sicuramente il regista non aveva molti mezzi a disposizione.
commento di Mr RossiTrash minimale (girato tutto in due stanze), che non sa se essere drammatico o erotico, ed annoia su entrambi i versanti. Voto 4.
commento di ezzo24Altissima tensione per un film torbido, grezzo ma stilisticamente elaborato. È un dilagare di pessimismo e misantropia che non risparmiano niente e nessuno. Nonostante qualche scadimento nei dialoghi e nella recitazione, è un piccolo cult da riscoprire. Voto: 8 brutale
commento di ProfessorAbronsiusGrazie, "movieman": senza questo prezioso commento, non avrei MAI potuto cogliere " ruvidi carezze, languidi sguardi" e neppure "fucili spianati". Paolo Cau
commento di Paolo CauRuvidi carezze, languidi sguardi e fucili spianati.
commento di movieman