Regia di Koen Mortier vedi scheda film
Ex-Drummer – La Recessione.
Da buon italiano medio, ho sempre immaginato il Belgio come un posto idilliaco dove gli italioti disperati come il sottoscritto possono cercare lavoro e una condizione di vita migliore, una specie di Germania, ma più "buona" e meno "bacchettona", un luogo dove l'italo-perdente medio possa ricominciare.
Ex-Drummer è una pellicola nata per sfatare questo mito. In questo film ci viene mostrato il lato sporco del Belgio, fatto di reietti e di situazioni al limite dell'immaginazione.
Ma andiamo con colma.
I protagonisti sono una band il cui elemento fondamentale, che accomuna tutti i membri, è quello di avere un handicap; e non intendo un problema prettamente fisico, è bene accetto anche il disagio mentale. Il cantante ha l'handicap di picchiare le donne e devo dire che, ascoltando con attenzione le parole che sputa rabbiosamente dalla bocca, mi ha quasi convinto del perché a certe puttanelle snob non farebbe male un uragano di schiaffi che le riporti alla realtà. Il chitarrista ha l'handicap della moglie e della tossicodipendenza, o meglio, della moglie tossicodipendente; sono due piaghe che possono essere accomunate o prese singolarmente, dipende dalle interpretazioni. Come ciliegina sulla torta, nel loro nido di eroina e infelicità hanno anche una figlia. Ma l'handicap più grosso è quello del bassista, a cui si è paralizzato un braccio quando è stato sorpreso dalla madre mentre si masturbava. A questo terzetto di estremo disagio si aggiunge a un certo punto Dries, uno scrittore famoso, alla batteria, che ha l'handicap di non saper suonare la batteria. Questi individui si muovono tra grigie periferie degradate, che ci mostrano tutto il loro squallore; in totale contrapposizione abbiamo invece il mondo dello scrittore, pulito e perfetto, quasi asettico rispetto a quello del resto dei musicisti, scusate, degli handicappati.
Una favola punk-hardcore costellata di merda, sangue e violenza sessuale su donne calve; tutto è urlato, sputato, odiato, tutto è così tanto sporco e oltraggioso che persino vedere una bambina che gioca con il proprio pannolino fradicio di merda vi sembrerà una felice parentesi familiare. Non ci sono mezzi toni: scene di sesso con due bellissime donne vengono subito contrapposte a scene di sangue e sesso anale.
Un film che non lascia scampo: o lo ami o corri a vomitare nel cesso del vicino, sia per i concetti sia per le immagini, il tutto corredato da una colonna sonora punk che fa da cornice perfetta alle immagini che vengono proposte; è come se il regista avesse scelto di fare un lungo video di queste canzoni. Un film che vi farà riflettere sulla musica, quella vera, suonata, sudata e gridata ad alto volume, non hip hop per fighette o merda ballabile per sfigati; sui superdotati (tutti vogliono un cazzone, ma quando se lo trovano davanti le cose cambiano), sull'amore a tutti i costi, una pellicola anarchica sia negli intenti sia nelle immagini. Assolutamente da vedere!!
#larecessione
per insulti anche non costruttivi.
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