Regia di Koen Mortier vedi scheda film
Uno scrittore accetta la proposta di tre handicappati: unirsi a loro in una band per una sola notte. Iniziano i preparativi per la fantomatica notte. Tutto ciò che deve essere mostrato qui viene mostrato, dalle scariche di violenza ingiustificata e disturbante tipica dei bassifondi aleggianti di stupidità ai mariti drogati che picchiano le mogli sciupate sotto gli occhi di una bimba sconvolta. Viene reso onore all’omonimo libro dimostrando che il concetto dello stesso è stato compreso appieno, non un film bello che possa piacere, ma un film estremo quasi con lo scopo di non voler essere visto e accompagnato da sequenze, movimenti di telecamera, dialoghi e aggiustamenti tecnici estremamente innovativi e particolari. Non viene lasciata speranza, la morale non è di quelle consuete e rassicuranti perché non stiamo parlando semplicemente di un pellicola grottesca, violenta e quasi parodistica nella sua assurdità, questa è una cronaca (forse inaccettabile ma fondamentalmente questo è) della bruttura che accompagna qualsiasi società (per quanto perfetta possa sembrare). il protagonista si accorgerà di essere stato anche lui assorbito da questo vortice di rabbia e stupidità e capirà solo alla fine che certi mali non possono essere curati ma solo debellati.
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