Regia di David Frankel vedi scheda film
Commedia familiare e canina, decisamente furba, ma che per buona parte funziona nel suo piccolo, sempre se si è ben disposti alla visione di un film sdolcinato e che cerca con costanza la facile emozione.
Si segue così la vita di una giovane coppia, il lavoro al giornale, le prime scelte da condividere come la casa, poi l’arrivo di un cucciolo di labrador che stravolge tutto e tutti tra disastri e momenti teneri, di seguito i bambini a mutare i consolidati equilibri, tra momenti dolorosi ed altri felici fino a quando il nostro amico a quattro zampe lascerà questo mondo tra lo sconforto generale.
La storia è tutta qui, si dispiega in un lampo, diciamo che funziona meglio nella prima parte, quando il tono è costantemente leggero e frizzante, seppur molto semplice; le cose invece vanno meno bene nella seconda quando ci sono alcuni momenti drammatici su cui il regista calca decisamente troppo la mano, finendo per diventare un po’ pesante e ruffiano verso i gusti del pubblico di sala che per queste cose, si sa, va matto da sempre (ed infatti ha avuto un ottimo successo).
Comunque un fattore determinante per il gradimento è ovviamente la predisposizione dello spettatore nei confronti dei cani; obiettivamente quando è lui (o meglio dire loro visto quanti ne sono stati utilizzati) il protagonista ci si diverte parecchio ed anche l’emozione facile risulta spontanea, anche se alcuni di questi momenti potevano essere raccontati meglio.
Un po’ meno bene la coppia di protagonisti che segna il passo; Wilson e la Aniston sono sostanzialmente piacevoli quando il registro è leggero, decisamente a disagio quando bisogna fare i seri (Il Wilson riflessivo non si può vedere, così come la Aniston che da di matto in casa), d’altronde non era difficile immaginarselo viste le loro esperienze cinematografiche precedenti.
Dunque un film molto semplice che regala ciò che promette, con qualche eccesso disposto alla ricerca della lacrima nelle ultime scene (alcune davvero gratuite ed inserite con sagacia), ma per il resto l’ho trovato gradevole, anche se un cane come Marley te lo raccomando!
Decisamente più furbo che bravo, ma in buona parte compie un più che onesto lavoro.
Piacevole quando deve essere allegra, poco credibile quando il copione le chiede di sbraitare.
Come per la collega se la cava nei momenti leggeri, ma è mediocre quando dovrebbe sembrare triste o pensieroso.
Una piccolissima parte, dove compare davvero sbiadita per forma fisica.
Ok tutto invecchiano, ma ci si dovrebbe volere più bene ...
Ruolo ordinario senza particolari acuti.
Piacevole comprimario.
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