Regia di David Frankel vedi scheda film
E'molto difficile giudicare un film come questo.Il problema principale è che non si riesce a mantenere la giusta distanza dalla materia narrativa.Mi spiego:la maggior parte di coloro che non vivono assieme a cani(megio evitare il verbo possedere)lo giudicheranno un film ruffiano fatto solo per rubare lacrime a tradimento.D'altra parte la maggior parte di coloro che dividono la propria vita assieme a cani avranno la tendenza a empatizzare quello che vedono.Naturalmente non voglio fare di tutta l'erba un fascio.Io e Marley è la testimonianza di come il marketing può contrabbandare per commedia con cani attori e con attori cani un film come questo che,piacendo o meno,è comunque qualcosa di diverso.Tratto da memorie autobiografiche di John Grogan(o meglio dai suoi articoli di giornale che parlando della propria vita finivano sempre per parlare di questo labrador di nome Marley) è un film che soprattutto nell'ultima parte,quella autunnale della vita di Marley è ad alto potenziale lacrimogeno.E qui sta tutto il disquisire su questo film:c'è chi lo filtrerà attraverso le proprie esperienze personali e chi lo detesterà per il sospetto di assistere a squallida opeazione commerciale studiata a tavolino.Devo dire che nel finale allo spettatore sensibile non viene risparmiato nulla,dall'eutanasia con una sostanza color Aperol(a me francamente sconosciuta),alla fossa,ai biglietti dei figli,alle lacrime di John e Jenny e forse un po'di premeditazione c'è.Ma nel libro di Grogan non c'è affatto premeditazione o voglia di estirpare lacrime studiata programmaticamente.Una volta mi regalarno un libro di cui onestamente non ricordo il titolo in cui venivano descritte da proprietari le esperienze fatte con i loro animali fino all'ultimo istante della loro vita.Un libro per me assolutamente devastante e che ho nascosto accuratamente in uno scatolone.Il film di Franklin è una sorta di diario di bordo di una vita col proprio cane,una cronistoria della propria famiglia che si arricchisce di tre pargoli e della crisi coniugale proprio a causa di Marley.E finalmente abbiamo un cane arruffone,anarchico,non uno di quei pupazzetti addestratissimi che puoi guidare col joystick.E'un cane che fa il cane e non recita da divo.E questa è già una grande cosa.Grande dispiego di "controfigure" canine per descrivere tutte le fasi della vita di Marley.Non un film esclusivamente su un cane,ma un film su una famiglia che al suo interno ha un cane.Cambiano le case,cambia il lavoro ma Marley resta con la sua mania di distruggere tutto.Ma il ciclo vitale di un cane è decisamente più breve di quello di un uomo....
forse nel finale eccede in melassa ma probabilmente non si poteva astenere
collaudata
forse alla sua prima prova matura
fa male al cuore vederla così.
l'esatto opposto di John.Un indomito scapolo sciupafemmine
cameo di lusso
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