Regia di Marcello Aliprandi vedi scheda film
Curioso lavoruccio esplicitamente trash, questo Senza buccia (cioè in costume adamitico, cioè a nudo), film nel quale il nudismo non è un fine - un argomento da valorizzare - ma soltanto un mezzo per attirare le morbosità del pubblico. In cento minuti di vestiti se ne vedono ben pochi e non è affatto un caso se nel cast compaiono Lilli Carati - divetta della commedia erotica - e la pornostar Ilona Staller/Cicciolina; la sceneggiatura di Ugo Liberatore con la collaborazione dello spagnolo Cesar Fernandez Ardavin è l'esemplificazione concreta del concetto sotteso dall'aggettivo 'pretestuoso': la trama vacilla a più riprese, l'unico interesse fondamentale della narrazione è quello di mettere in scena quanti più centimetri di pelle possibile. Marcello Aliprandi, nonostante gli esordi di tutto rispetto (assistente di Visconti e di Lattuada), è stato un mestierante di scarsissimo impatto sul cinema nostrano, attivo principalmente fra i Settanta e gli Ottanta con commediole e altri prodottini di serie C, fra cui anche qualche lavoro televisivo - sponda Rai - che, per quanto ben poco memorabile (La mano indemoniata, Lo zoo di vetro), è comunque ciò che ha maggiormente segnato la sua carriera. Inutile, in definitiva, criticare oltremodo una pellicola di nessuna pretesa come questo Senza buccia. 1/10.
Due coppie di adolescenti si godono una vacanza estiva in una villa su un'isola pressochè deserta; un giorno dal mare arrivano due ragazzi norvegesi dediti al nudismo e i quattro ospiti si adeguano immediatamente alle loro usanze. La situazione si fa torrida, ma non è ancora finita: perchè arriva all'improvviso anche la 'padrona di casa', una bella trentaduenne che fa girare la testa...
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