Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Lubitsch si scaglia senza remore contro il sistema militare in particolare e contro le debolezze della società in generale con una commedia grottesca coraggiosamente prodotta poco tempo dopo la sconfitta tedesca della Prima Guerra Mondiale. Il film fu ovviamente male accolto e fu un disastro commerciale, è una pungente satira importante anche dal punto di vista puramente tecnico (le cornici nere eleganti e varie ecc.), dal carattere che richiama un pò il Surrealismo e dalle scenografie di Ernst Stern, stilizzate e dall'atmosfera fantastica. Purtroppo ci sono anche lunghe sequenze che girano a vuoto nel secondo atto che allentano non poco il brio dell'azione. 7
Il tenente Alexis (P. Heidemann) è un dongiovanni che viene mandato al forte di Tossenstein per essere messo in riga; alla partenza lo salutano un esercito di donne con i rispetivi figli avuti dal sopra citato. In mezzo alle montagne viene depredato da briganti, ma Alexis si innamora di Rischka (P. Negri), figlia del capo banda. Al suo arrivo, il comandante (V. Janson) gli ordina di stare a capo di una spedizione punitiva contro i briganti. Alexis dovrà sposare la figlia del comandante, Lilli, ma Rischka farà di tutto per riprendersi Alexis.
La Cineteca di Bologna ha affidato il commento musicale a Marco Dalpane, un commento puntuale e sopra la media ma, ancora una volta come per altri film muti, mancano uno vero interesse e un vero coinvolgimento. Insomma, non trasmette pienamente il divertimento che, per esempio, si riscontra nelle grandi colonne sonore di Chaplin.
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