Regia di Max Pecas vedi scheda film
Erotico poco elaborato in sceneggiatura, poi confluito anche in versione hard, diretto da Max Pécas. Nelle nostre sale è arrivato soft, con un titolo che, forzatamente, tenta di agganciare il filone della commedia sexy a taglio incestuoso. Vera protagonista è la splendida Mary Mendum, quell'anno interprete del suggestivo "The Punishment of Anne".
L'adolescente Felicia (Béatrice Harnois) viene inviata dalla madre - costretta ad abbandonare l'Inghilterra, con destinazione Svizzera, per curare un esaurimento nervoso (!) - in Francia, alla periferia di Deauville, ospite della cugina Gabriella (Mary Mendum, accreditata come Rébecca Brooke) - una fotografa - e di suo marito Paul (Jean Roche) - un insegnante. Scontrosa e irascibile, con temperamento ribelle, Felicia resta turbata quando una notte scopre amoreggiare, nell'intimità, la giovane coppia. Da allora inizia un perverso gioco di seduzione, riuscendo a coinvolgere Gabriella in una contorta relazione lesbica, attirandosi ben presto le antipatie del geloso marito. Prima di riprendere l'aereo per tornare a casa, durante le tre settimane di permanenza riuscirà comunque a perdere la verginità, sollecitando sessualmente anche Paul per dare vita a un vivace triangolo "sentimentale" che, al di là dell'ambivalenza affettiva, comprende moglie, marito e... amante di entrambi.
"Felicia è pura e perversa, dolce e crudele, tenera e violenta, donna e bambina. È una ragazza... così indifesa. Ha bisogno di essere capita, di sentirsi accettata, di essere amata. (...) Fisicamente dimostra più della sua età ma, mentalmente, è ancora una bambina."
(Gabriella)
La cuginetta inglese: Béatrice Harnois
Max Pécas (1925 - 2003) si posiziona sulla sedia da regista nel 1960, dopo una lunga formazione sul campo, soprattutto nel ruolo di assistente o seconda unità, iniziata nel lontano 1947 con Nuit sans fin di Jacques Séverac. Dirige il suo primo lungometraggio, a basso budget, seguendo la filosofia della "Nouvelle Vague", ovvero un thriller dal titolo Le cercle vicieux (La doppia morte), adattando in sceneggiatura il romanzo La mort dans l'âme di Frédéric Valmain. Sino al 1968 realizza thriller e polizieschi che si distinguono per un'audace tendenza all'erotico, pur con tutti i limiti dovuti alle restrizioni di censura dell'epoca, apertamente sfidata dall'autore che è sempre alla ricerca di un divieto ai minori, cioè a dire, garanzia di successo al botteghino. All'inizio degli anni Sessanta Pécas promuove la carriera dell'attrice tedesca Elke Sommer, affidandole il ruolo da protagonista in Capricci borghesi (De quoi tu te mêles Daniela!, 1961) e in Dolce violenza (Douce Violence, 1962). Dal 1968, in poi, frequenta con successo il filone cinematografico di richiamo, quello erotico, distinguendosi al pari di José Bénazéraf come uno dei maestri francesi del genere, in grado cioè di girare pellicole di qualità, quindi destinate al mercato internazionale (Radley Metzger, ad esempio, distribuisce i suoi lavori negli USA). Nel 1975, per sanare la situazione economica della sua società di produzione, inizia a praticare il genere hardcore. Mentre sta lavorando a Les mille et une perversions de Félicia, si profila la possibilità di sfruttare il recente filone delle luci rosse, una nuova tendenza in grado di garantire cospicui incassi a fronte di budget contenuti. Pécas si trova così impegnato, contemporaneamente, alla realizzazione di una doppia edizione del film; quella alternativa, dal titolo Félicia, è contraddistinta dalla predominanza di sequenze pornografiche, messe in atto dagli stessi protagonisti.
La cuginetta inglese: Mary Mendum e Béatrice Harnois
Le due pellicole sono interpretate, anche nelle scene di sesso, da Béatrice Harnois e Mary Mendum (1952 - 2012). Quest'ultima, di fatto personaggio principale in entrambi i casi, durante il 1975 compare in ruolo da protagonista anche nel capolavoro del cinema erotico, The Punishment of Anne, diretto da Radley Metzger. Pécas ripete, quindi, la stessa esperienza della doppia versione anche nel 1976, quando realizza La lussuria (Luxure), con Karine Gambier. Per tornare al film in questione, va sottolineato che la copia uscita nelle sale, in Italia, è quella soft (Les mille et une perversions de Félicia), peraltro privata, ugualmente, di alcune sequenze sexy presenti nell'edizione originale e forzatamente ricondotta dal titolo al sottogenere dell'erotico con taglio incestuoso, in quel periodo in pieno fermento dopo il clamoroso successo di Malizia (Salvatore Samperi, 1973). La definizione di "cuginetta" sui manifesti è una forzatura, giustificata in maniera ambigua con un doppiaggio infedele che, molto velocemente, nelle sequenze iniziali introduce - per bocca della coppia, mentre all'aeroporto attende l'arrivo della ragazza - Felicia come figlia di Vicky, una zia di Gabriella. Grazie a una preziosa uscita home video della NoShame, risalente a quasi vent'anni fa, il lavoro di Pécas ha ottenuto distribuzione in doppio disco, contenente entrambe le due diverse configurazioni (con inserimento di sottotitoli durante le moltissime sequenze inedite). La presenza della Mendum, in quegli anni di una bellezza abbacinante, non consente comunque all'adattamento spinto di emergere su quello più contenuto, benché l'intreccio narrativo - di ben poca sostanza alla resa dei conti - rimanga pressoché invariato. Scritto dallo stesso Pécas, in collaborazione con Michèle Ressi, La cuginetta inglese (versione italiana, quindi soft) non sfigura di fronte alla media dei migliori titoli erotici del tempo per l'elegante fotografia abbinata alla virtuosa tecnica di ripresa, opera di Roger Fellous (cineoperatore al servizio, solitamente, anche di Alain Payet, Claude Mulot e Jean-François Davy), grazie alla discreta colonna sonora di Derry Hall e in virtù della notevole interpretazione della stessa Mendum, "attrice" in grado di conferire al suo personaggio - ambiguo, sottomesso, arrendevole e doppiamente innamorato - il ruolo di assoluta primadonna.
La cuginetta inglese: Mary Mendum, accreditata come Rébecca Brooke, quell'anno (1975) è anche la splendida protagonista nel film di Radley Metzger, The Punishment of Anne
La parola a Max Pécas [1]
"In Francia mi chiamano Re delle Troiate. Beh, non tutti possono essere Re. Faccio parte della nobiltà. Ho fatto il primo film proprio per caso. Lavoravo come assistente alla regia, a Marsiglia, e mi trasferii a Parigi, perché il centro del cinema francese è Parigi. Stavo parlando con un amico - che aveva una compagnia di produzione - della Nouvelle Vague, quella di Truffaut, Chabrol, Mocky, ecc. dissi che avevano rivoluzionato le cose, facendo film più modesti senza grandi budget. Era una reazione al vecchio stile di fare cinema, e lui mi chiese: 'Riusciresti anche tu a fare un film così?' Io dissi di sì. Tombola! Così realizzai il mio primo film. Era un thriller. Ero da sempre un grande ammiratore di Hitchcock, lo sono ancora. Le cercle vicieux, stabilì uno schema: è un film che amo. La sceneggiatura migliore che abbia mai avuto. Peccato che non ho potuto avere degli attori davvero bravi, perché era un film fatto in economia." [1]
La cuginetta inglese: Jean Roche e Mary Mendum
Visto censura [2]
Una prima revisione cinematografica, datata 23 dicembre 1976, boccia la distribuzione del film, mettendo a verbale i seguenti motivi:
"Sentiti i rappresentanti della produzione, la maggioranza si esprime per il divieto di visione in pubblico in considerazione della trama impermeata su rapporti lesbici e a tre cui partecipa, prendendone anzi l'iniziativa, una minorenne, nonché per sequenze e scene che descrivono i rapporti stessi."
All'appello di 2° grado, tenuto il 14 febbraio 1977, la commissione muta parere in quanto "il rappresentante della casa produttrice si dichiara disposto ad effettuare eventuali alleggerimenti. Pertanto ravvisa che la vicenda filmata, pur nella sua tematica audace, mantiene il suo iter in modo controllato, senza degradare nel volgare e nell'osceno: esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico, con divieto ai minori degli anni 18."
Con nulla osta n. 69584, La cuginetta inglese ottiene quindi il via libera per la distribuzione nelle sale cinematografiche [3], a fronte di una lunghezza accertata pari a 2600 metri di pellicola (95' circa).
NOTE
[1] Dal DVD NoShame (2002 ca).
[2] Dal sito "Italia Taglia".
[3] Il master originale, negativo di questa prima edizione, è andato perso, come spiegato nell'introduzione al film del DVD NoShame, contenente una versione ottenuta da positivo con reintegrazione di materiale video, in lingua originale, sottotitolato.
Manifesto internazionale della versione hard: Félicia
"Il sesso è un incidente: ciò che ne riceviamo è momentaneo e casuale; noi miriamo a qualcosa di più riposto e misterioso di cui il sesso è solo un segno, un simbolo."
(Cesare Pavese)
F.P. 03/01/2023 - Versioni visionate in lingua italiana, inglese e francese (Les mille et une perversions de Félicia - vers. soft: 96'49"; Felicia - vers. hard: 94'31")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta