Regia di Fred Cavayé vedi scheda film
Vale soprattutto il volto sgualcito e sofferto di Vincent Lindon. Vale un po' meno la forzatura di farlo passare come uomo qualunque e indifeso, mancando lo scritto di un approfondimento del suo ruolo professionale in società: un insegnante di letteratura mutilato di qualsiasi possibilità di voce e dialogo con gli studenti (l'unica concessione è una discutibile scena nella quale si vede un alunno passare il compito a un compagno, vista la mancanza di concentrazione del prof).
Eh sì, perchè il malcapitato Lindon ha a che fare con una moglie ingiustamente arrestata per omicidio, e deve anche badare a un bambino piccolo, spesso incompleto anche lui di approfondimenti e variazioni emotive.
Al di là della quasi inutilità di una storia del genere virata su precetti accostabili al thriller poliziesco, a venir meno sembra proprio la suspense, solubilizzata prima da parentesi drammatiche familiari e da prevedibilità esibite come sussulti registici poi.
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