Regia di Mira Nair vedi scheda film
VOTO : 5/6.
Questo film mi ha lasciato parecchi dubbi su come fosse più giusto valutarlo, infatti da un lato ho riscontrato davvero una buona mole di difetti, dall’altro comunque devo anche ammettere che la visione mi è volata con una certa disinvoltura.
Quello che è certo è che la prova di Mira Nair, ma non solo, non è stata del tutto all’altezza di un soggetto, Amelia Earhart, decisamente avanti per i sui tempi e altrettanto più contemporanea ai nostri.
Amelia Earhart (Hilary Swank) è una ragazza con una grande passione per il volo e in questo ambito ottiene successi sempre crescenti diventando un vero e proprio fenomeno conosciuto anche al di fuori dei confini americani proprio per i suoi viaggi.
Tra questi, dopo aver attraversato con successo l’oceano Atlantico, proverà pure il giro del mondo in solitaria, accompagnata solo da un navigatore con problemi d’alcool (Christopher Ecclestone), per entrare definitivamente nel mito, mentre a terra l’aspetta George (Richard Gere), suo manager dall’inizio, ma soprattutto l’amore di una vita.
Film piuttosto semplice nella struttura anche se davvero ricco di particolari che non mi hanno convinto.
Prima di tutto la vicenda poteva essere raccontata con un maggiore pathos infatti, tranne poche scene (soprattutto di volo), si registrano pochi sussulti, poi anche il reiterato flash forward con brevi intermezzi sull’ultimo viaggio l’ho trovato assolutamente inutile.
Altra cosa che non convince è legata al casting, infatti francamente si fatica un po’ a pensare che un Richard Gere (anche se il tempo passa) sia così disperatamente schiavo della Swank (che comunque ha fatto un lavoro di vero somiglianza importante, come si evince dalle foto di repertorio mostrate sui titoli di coda), mentre sulla storia si potevano curare meglio gli amori di Amelia, soprattutto quello “collaterale” legato al personaggio di Ewan McGregor, che invece finisce con l’essere una macchietta (una decina di minuti in più ben spesi potevano aiutare a rendere più convincente questo frangente, ma non solo).
Ed anche il finale è un po’ troppo asciugato e poco carismatico, anche se in fondo avrebbe pure il merito di non spostare troppo l’attenzione sulle lacrime facili.
Insomma i lati negativi sono davvero tanti, però a favore segnalo anche una discreta scorrevolezza, una confezione che sarà anche patinata, ma pure piuttosto elegante (suggestivi i passaggi dal bianco e nero di repertorio ai lucenti colori di scena), scenari di volo davvero affascinanti ed una recitazione tutto sommato discreta seppur con qualche ombra.
Per tutto quanto riportato sopra questo “Amelia” rimane un film discutibile ed è un vero peccato perché il personaggio, con la sua ostinazione e le sue idee,meritava un trattamento più accurato e meno “terra a terra” (battuta tanto più efficace visto che la storia si sviluppa prettamente in volo).
Luci ed ombre, non un film terribile, ma si doveva fare di più.
VOTO : 5/6.
Elegante, ma, a mio modesto parere, si espone poco e non sfrutta al meglio le potenzialità del personaggio.
VOTO : 6,5.
Forse ci mette qualche mossetta di troppo, ma l'impegno è notevole e pure un certo trasporto non manca, peccato solo che il film non la premi completamente.
VOTO : 6.
Personaggio troppo defilato, lui non appare comunque in grande forma.
VOTO : 6++.
Affascinante, un pò omologato, ma la sua presenza lascia pur sempre un segno.
VOTO : S.V.
Particina minuscola.
VOTO : S.V.
Particina minuscola.
VOTO : 6+.
Ci mette esperienza.
VOTO : 6.
Pienamente sufficiente.
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