Regia di Robert B. Weide vedi scheda film
Forte questo film, che si basa su due cose, anzi 3 (magari 4). Prima di tutto, una simpatica storia di questo inglese indisciplinato che va in una rivista di costume a New York, portando tutta la sua mancanza di rispetto e pazzia, ma pure la profonda cultura e onestà. Il film è un non tanto velato spaccato (impietoso) del mondo dei / delle star. Poi c’è lui, un ottimo Simon Pegg (L’alba dei morti dementi, Hot fuzz), qua in gran forma.
Terzo, il capo della rivista USA è Jeff Bridges, un grande, che spicca nel cast grazie al suo innato talento. Gli bastano poche scene e pochi cenni, per surclassare tutti gli altri. Infine Kirsten Dunst? Macchè (comunque non male), quarta la gnoccolona Megan Fox, qua in forma strepitosa, che ci fa sempre la sua porca figura.
Il film ha una trama abbastanza scontata, ma pure ben sceneggiata e con la variante che, fino a 15’ dalla fine, sembra impossibile ma per il protagonista va sempre peggio. Alcune scene memorabili, tra tutte quella in cui porta in braccio su per le scala del condominio la collega completamente ubriaca (la quale continua a mormorare “sono una puttana”), dicendole di stare zitta che la sente la vecchiarda padrona di casa. In cima alla scala, che sentono ovviamente tutto, la padrona e pure il padre di lui, in visita a sorpresa.
Insomma una commedia da vedere, per me sul 7 (perché non è comunque un filmone), ma molto piacevole. Il titolo originale era completamente diverso: How to Lose Friends & Alienate People; quello italiano è talmente stronzo che non lo riporto per intero.
Il film non è costato granchè, ma pure è stato un bel fiasco, guarda te, perché in fondo non ci meritiamo altro che cinepanettoni, noi e il mondo pure.
Fa il suo
E' un pazzo irresistibile
Alla facciona! Qua nel suo splendore
Un grandissimo, una spanna sopra tutti
Stavolta non mi è dispiaciuta, anche se non stravedo per lei
Non l'avevo riconosciuta, se la cava bene
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