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La Duchessa

Regia di Saul Dibb vedi scheda film

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La recensione su La Duchessa

di bradipo68
6 stelle

Vita e infelicità di lady Georgiana Spencer,antesignana delle principessine di oggi alla stessa stregua della Maria Antonietta versione punk narrata da Sofia Coppola.E antenata della principessa Diana Spencer ancora nei cuori di molti.Qui il film è svuotato da tutte le stravaganze post moderne che incorniciavano l'altro,si limita a raccontare il percorso di crescita e desiderio di emancipazione di una donna del 700 ma con una mente molto più moderna.Mandata in sposa in tenera età al duca del Devonshire,ricchissimo, a cui Ralph Fiennes regala l'impassibilità della propria faccia,gli regala due bambine.Ma lui vuole un maschio,la moglie è trattata come una fattrice.Prende in casa anche la migliore amica di lei con cui intavola relazione adulterina alla luce del giorno(e la presunta amica acconsente solo per potersi riavvicinare ai propri figli) ma lei lo ripaga della stessa moneta invaghendosi di un deputato giovane e ,purtroppo per lei spiantato.Il film di Dibb è un rapido excursus in un epoca anaffettiva in cui conta solo la facciata,il ritratto di una donna prigioniera della convenzioni e che nonostante tanto si adoperi non riesce ad affrancarsene del tutto,il racconto di un maschilismo di regime che nasconde prevaricazioni più profonde.Il maschio il duca lo ottiene ma solo dopo uno stupro vioelnto e silenzioso,dopo aver sforbiciato i preziosi vestiti di lei.Importante la facciata,quello che succede dietro non ha alcuna importanza.Purtroppo non si riesce ad appassionarsi al personaggio e forse nuoce a questo film l'insieme di analogie che lo lega al film di Sofia Coppola.La figura di Maria Antonietta è una figura a tutto tondo che emerge durante il film e che lascia l'epoca che la circonda e il contesto storico sullo sfondo.Qui Georgiana è una figlia del suo tempo che non riesce ad emergere come l'altra,seppur il contesto storico è appena accennato,la duchessa è inglobata dalla sua epoca di parrucche,di costumi preziosi e di segreti ben nascosti dietro una facciata rassicurante.Proprio per questo diventa un film che vive in funzione solo delle sue pregevoli qualità tecniche,dalla fotografia,alle scenografie per finire ai costumi.Il resto è freddo,gli attori danno vita a personaggi monodimensionali e duole ammettere che la Knightley pur impegnandosi è lontana dalla complessita che poteva avere il suo personaggio.Vale molto più uno sguardo di Charlotte Rampling impegnata in poco più di un cameo che tutta la prova della bella Keira che non riesce a incarnare in modo convincente l'archetipo femminista come probabilmente era nelle intenzioni degli autori.

Su Saul Dibb

regia immota attenta alle decorazioni

Su Keira Knightley

non adatta alla complessità del personaggio

Su Ralph Fiennes

reglamente impassibile

Su Dominic Cooper

personaggio relegato nelle retrovie,il deputato

Su Charlotte Rampling

poco più di un cameo ma unsuo sguardo vale più della prova della protagonista

Su Hayley Atwell

non male

Su Aidan McArdle

secondario

Su Georgia King

pleonastica

Su Simon McBurney

insomma

Su Mercy Fiennes Tiffin

ok

Su Angus McEwan

ok

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