Espandi menu
cerca
Ultimatum alla Terra

Regia di Scott Derrickson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

(spopola) 1726792

(spopola) 1726792

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci 8
  • Post 97
  • Recensioni 1226
  • Playlist 179
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Ultimatum alla Terra

di (spopola) 1726792
4 stelle

In genere sono sempre molto guardingo (scettico) di fronte ai remake, soprattutto quando vengono “aggiornati” titoli che hanno un passato glorioso. Preferisco insomma starmene alla larga salvo rare eccezioni proprio per evitare il confronto e la delusione (quasi sempre in agguato). Di fronte alla nuova versione di “Ultimatum alla terra” sono stato a lungo indeciso, e se poi ho “ceduto” alla tentazione di entrare nella sala dove lo proiettavano, ciò è dovuto semplicemente al fatto che mi stimolava vedere come avevano combinato le cose per una “rilettura” in chiave ecologica del problema (è una delle priorità del mio “sentire” in questo momento, visto come sta andando il mondo tutto intorno a noi e un impegno anche di natura esclusivamente commerciale che comunque poteva contribuire a tenere viva l’attenzione sottolineando il pericolo che stiamo correndo, confidavo che in fondo poteva persino essere una non disprezzabile idea). Speravo inoltre di poter subire il fascino di immagini e sequenze fortemente impattanti che le nuove tecnologie potevano rendere rilevanti proprio sotto il profilo degli effetti speciali, un elemento in più che in teoria poteva giustificare l’impegno di due orette circa del mio tempo, aiutandomi persino a risvegliare un poco dal letargo il “fanciullino” che si nasconde dentro ognuno di noi. C’era credo una sorta di curiosità (un po’ dubbiosa) ma comunque viva e pregnante... e allora… perché non lasciarsi tentare? Peccato però che le cose non siano andate esattamente in quella direzione (me lo dovevo immaginare perché già il nome del regista non era una garanzia sufficiente ad alimentare una positiva speranza, ma l’impegno produttivo mi sembrava che fosse così cospicuo da far supporre che per lo meno sotto il profilo dello spettacolo, ci fosse di che “meravigliarsi”… così da gratificare almeno la vista se non completamente il cervello e le idee). E invece… noia mortale e inutili “pedanterie”, poiché nemmeno gli effetti speciali mi sono sembrati “stupefacenti”: consueta amministrazione e poca creatività inventiva. L’ordinarietà del discorso comunque coinvolge a mio avviso tutti gli aspetti della pellicola, soprattutto la sceneggiatura, forse perché adesso, nel nuovo millennio siamo così scafati che certe ingenuità, certi “buchi” logici e comportamentali, non possono più essere accettati, nemmeno in un film di fantascienza (soprattutto se teso almeno in teoria, a stigmatizzare problematiche così aderenti a una realtà nella quale siamo immersi fino al collo, che è poi quella del degrado ambientale costante e inarrestabile che la follia umana rende forse ormai definitivo e irreversibile). Non ci va più forse di essere alla fine “presi un po’ in giro” con troppa superficialità. Ovviamente lo schema è solo aggiornato rispetto al prototipo (la “scheletratura”, l’impalcatura, insomma è più o meno la stessa, con variazioni e licenze però (e non solo quella di “fondo” che già era conosciuta a priori). Le “innovazioni” però (ce ne sono, soprattutto di carattere “ideologico”) anziché aiutarlo a renderlo accettabile e al passo coi tempi, finiscono per deprimerlo fortemente e invece di esaltarlo, lo mortificano. Il ritmo poi è un pò ondivago, la costruzione fortemente carente (soprattutto non sta in piedi ciò che motiva il cambiamento che “blocca” la distruzione già in atto.. davvero troppo frettoloso e sbrigativo per arrivare all’inevitabile “happy end”... perché se bastava l’enunciazione di qualche buona intenzione… una semplice disponibilità al cambiamento per altro manifestata nelle sfere basse e non in quelle decisionali, forse non c’era bisogno di arrivare al punto “estremo”: uno studio attento degli animi umani, poteva evitare persino ili “cimento dell’impresa” (anche se a questo punto non ci sarebbe stato più nemmeno il film). Ci si immagina in ogni caso che una mente superiore possa essere in grado di valutare non solo che una rondine non fa primavera, ma anche che di buone intenzioni è lastricato l’inferno.. e tutto diventa allora così poco credibile da disturbare persino. A mio avviso quindi uno spreco inutile di energie, di soldi e di pazienza (degli spettatori): anche gli effetti digitalizzati come ho già accennato, non hanno niente di così innovativo e precipuo: si riconosce la bravura tecnica (che è il minimo che si possa pretendere in queste circostanze, ma si va davvero poco oltre). Sotto il profilo dell’impegno recitativo il disastro è ancora più forte (si salva solo la splendida Jennifer Connelly, che la parte impegna al minimo delle sue possibilità, ma che comunque si riconferma professionalmente ineccepibile e che riesce ancora una volta a dare spessore e “umanità” al suo personaggio, a farlo palpitare, a renderlo credibile e non una forzata astrazione). Keanu Reeves, che ha perso praticamente tutto il fascino ambiguo degli anni di una giovinezza ormai sfiorita, è invece statico e “imbolsito” – imbalsamato direi - come non mai (una faccia “immobile” e un pò plastificata la sua che non tradisce “espressioni” né tantomeno emozioni). Gli anni passano implacabili.. e anche per lui non è più primavera, ma se qui rimane solo il “nulla”, siamo messi proprio maluccio (mi è sembrato persino meno difendibile del peggior Cage che quando ci si mette… è davvero una “tinca”). Una presenza solo “decorativa”, dunque e ormai ahinoi, nemmeno tanto “affascinante”, incapace di “stimolare” la fantasia (e non ditemi che è il suo personaggio a richiedere quella “paralisi” inespressiva… poiché a volte bastano gli sguardi – che qui sono ugualmente latitanti come tutto il resto – a ravvivare una azione, a far trasparire l’anima dell’interprete). Ma il fastidio maggiore l’ho avvertito dall’utilizzo di quel petulante “divetto” in erba che interpreta il figlio della vedova. Capisco che le ascendenze familiari possono avergli fatto montare la testa innanzi tempo, ma da qui a considerarsi già a pieno titolo una star (e ne ha tutti i vizi e i vezzi) come mi sembra di avvertire proprio in virtù della sua recitazione un po’ affettata, di acqua ne dovrebbe passare parecchia sotto i ponti!. E il blasonato figlio di cotanto padre che risponde al nome di Jader Smith è eccessivamente atteggiato, tende ad esagerare per cercare di creare una impossibile empatia, esaspera insomma un poco l’antipatica ostentazione della sua spavalda sicurezza che lo fa risultare invece semplicemente e solo “insopportabilmente saccente”. Peccato… un’occasione sprecata… e il tema ecologico utilizzato, solo una banalizzazione inutile e persino pretestuosa per come poi viene risolto (in positivo) il conquibus senza in pratica nulla “cambiare” davvero in ciò che accade e continuerà ad accadere, se non immaginare una labile speranza non si sa quanto realisticamente produttiva. Per me dunque non sia sfiora solo una striminzita sufficienza che arriva però solo a tratti (e sono magnanimo… ma solotanto perché mi rendo conto che in ogni caso sarebbe impossibile pretendere di cavare del sangue da delle rape). Beh…non disperiamo! la prossima volta forse andrà meglio! (forse giuste 2 stellette e 1/2.. ma visto che non me la sento di attribuirglene t3... deve accontentarsi di 2 soltanto)

Sulla trama

Tutto inutilmente riscritto ma conforme e pedissequo.. atmosfere new age e un protagonista un pò troppo "messianico" (ma solo nelle intenzioni)

Su Jaden Smith

non aggiungo altro a ciò che ho già espresso sopra: per me insopportabile

Su John Cleese

... un pò troppo "imitativamente"ridicolo (ma le colpe non sono certo sue... quindi potremmo assolverlo con la sufficienza

Su Kathy Bates

... anche lei qui ci mette solo il mestiere... (e non poteva certo fare di più)

Su Jennifer Connelly

la sola cosa davvero positivoa (se non altro per la sua bellezza... ma non soltanto per quella naturalmente)

Su Keanu Reeves

... rianimati Kea

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Ultimi commenti

  1. degoffro
    di degoffro

    Io caro Valerio più di una stella non sono riuscito a dare a questa fesseria ed è già troppo. Sulla cronica inespressività di Reeves ho fatto un'annotazione identica alla tua, non può in questo caso essere giustificata dal personaggio.

  2. (spopola) 1726792
    di (spopola) 1726792

    E hai fatto bene!.. io sono stato anche troppo buono perchè davvero.... è un film che più brutto non si può..

  3. Utente rimosso (Unoacaso8)
    di Utente rimosso (Unoacaso8)

    Leggendo la tua recensione, mi è sembrato di leggere quello che avrebbe scritto Sheldon Cooper, con i pregi e i limiti della cosa.
    Confesso di non averla letta tutta, perché ho temuto di sprecare troppi minuti del mio tempo.

    1. (spopola) 1726792
      di (spopola) 1726792

      Nessuno te l'ha chiesto di leggerla (nel senso che per me puoi sprecare i minuti del tuo tuo tempo- pochi o molti che siano, come cavolo ti pare e piace. Questa lo scritta io (è una recensione) e quando l'ho fatto,Sheldon Cooper non era ancora salito alla ribalta della gloria (si fa per dire) e almeno qui in Italia era un Carneade qualsiasi. So chi è ovviamente ma non lo conosco (non sono un patito delle serie e anche io non amo sprecare troppi minuti del mio tempo a guardarle) Semmai comunque visto che sono stato io ad anticipare i tempi,,sarebbe stato più giusto affermare il contrario, e cioè che leggendo Sheldon Cooper ti era sembrato di leggere quello che aveva già scritto Spopola.... naturalmente con tutti i pregi e i limiti della cosa

  4. Antisistema
    di Antisistema

    Chi cacchio è sto Sheldon Cooper? Il coglione di Big Bang Theory? La serie per i nerd mamma mia...

    Comunque concordo su tutto, non ho visto l'originale ma solo questo film che ne è il remake, ma credo rispetto al film di Wise abbiano cambiato delle cose, ma non saprei dirlo, di sicuro il film di Wise non sarà questa baracconata.

    Approvo con il sangue la parte sul figliolo di Will Smith, per via degli agganci del padre, lo avevano infilato ovunque, dall'orribile film di Muccino, sino al remake di Karate Kid (per lo meno sapeva menare, peccato per l'atteggiamento spocchioso in ogni posa da divo... ho tifato per i cinesi ed ho goduto quando lo hanno pestato, purtroppo però vince per il potere dei sold... ehm perchè è il protagonista) ed infine poi in After Earth di Shalayaman, un costoso regalo di compleanno del padre al figlio e un gran flop.
    Anche qua Jaden Smith è insopportabile in ogni frame come suo solito, meno male che alla fine la legge del botteghino sembra averlo fatto sparire dalla circolazione.
    Che voto gli potrei dare boh... 1 stella e mezzo, però c'è il figliolo di Will Smith (eh si ho rotto con sta tiritera, però cavolo quanto mi sta antipatico oltre che scarissimo, fosse un Denzel Washingthon o un Morgan Freeman ok, ma è una pippa immane a recitare con una spocchia da "uomo arrivato"), quindi 1 stella di diritto.

    1. (spopola) 1726792
      di (spopola) 1726792

      :' un piacere leggerti riesci sempre a rimettere a posto le cose (anche su Will Smith e la sua poco dotata prole. Sì il film di Wise è tutta un'altra cosa. Karen Krizanovich nel recensirlo scrisse fra le altre cose che Uktimatum alla terra (titolo originale The Day the Earth Stodd Still, dopo un incipit dallo stile quasi documentaristico, lancia un chiaro messaggio antibellico toccando il nervo scoperto della guerra nucleare (era il 1951, pochissimi anni dopo Hiroshima e l'incubo della bomba atomica era fortissimo) e della sfiducia del pubblico nella politica. Lo definiva insomma più che un b-movie (perchè questo era di fatto) il primo film di fantascienza a diffondere un vero messaggio per l'umanità. Giovanni Mongini nella sua "Storia del cinema di Fantascienza uscita per Fanucci nel 1976 gli dedica molte pagine e riporta ampi stralci della sceneggiatura (il suo valore deriva soprattutto da quella.. poi Wise ci ha messo il resto)

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati