Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Nel preoccupante prosieguo della carenza di idee della fantascienza degli ultimi anni, è ovvio che spesso si punti al remake, non escogitando nuove trovate: stavolta tocca a "Ultimatum alla Terra", classicissimo di Robert Wise, molto amato dai fans della science-fiction, la cui frase "Klaatu barada nikto!" è stata usata da ogni giornalista appassionato appunto di astronavi e alieni che si rispetti. Affidato a Scott Derrickson, di cui si ricordo senza alcun entusiasmo "L'esorcismo di Emily Rose", "The day the Earth stood still" versione 2008 la butta molto sul piano ecologista, e questa è la cosa più apprezzabile della pellicola:per quanto gli effetti speciali tutto sommato siano discreti, c'è da eccepire che guarda caso, gli alieni, da qualsiasi lato dell'universo provengano, scelgono quasi sempre New York,preferibilmente Manhattan, per presentarsi ai terrestri; che un alpinista trova una palla gigantesca proiettante luce e pensa bene di darle una picconata, tanto per gradire; che il finale,rispetto all'originale, è ben più banale, e che se una specie extraterrestre programma l'estinzione della nostra, non credo bastino le buone parole dei una bella scienziata a farla desistere dal tragico proposito, e infine, a livello di attori, decorosa la Connelly, presente probabilmente per meri istinti lucrativi Kathy Bates e John Cleese nel poco utile cameo del matematico contattato dall'alieno Klaatu, e la straordinaria fissità di espressione di Keanu Reeves. E se si deve rifare un classico, perlomeno si tenti di imprimere alla nuova versione un pò di personalità,vedi il "King Kong" di Peter Jackson.
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