Regia di Catherine Hardwicke vedi scheda film
Dato il mostruoso successo e il cancan mediatico che ci sta attorno, mi sono deciso a vedere il primo della serie. Come noto, si parla di vampiri.
Il filmetto in realtà (perché tale è) ha alcuni momenti interessanti, altri piuttosto scontati, altri da comicità involontaria. Diciamo pure che una pecca inattesa, inoltre, sono gli effetti speciali, fatti talmente male da ricordare alcuni film artigianali degli albori del cinema. Chi pensava che venissero fuori effettacci simili, con le tecnologie disponibili oggi. A ben vedere, però, scopro che la produzione ha avuto a disposizione un budget ridicolo (e i risultati si vedono).
La storia è una storiella per adolescenti (i quali sono anche i protagonisti del film, claro). Sta ragazza, né bella né brutta, per vari motivi finisce in un paesino, dove frequenta il liceo locale. Lì trova tutte le solite banalità di mille altri film, ma trova pure sto bel ragazzo (anche se truccato piuttosto forte), in realtà un vampiro. Da quel momento la sua patata va in fiamme. In ogni scena, non si capisce se sta per cagare o avere un orgasmo; sempre titubante e sconvolta dai segnali che le provengono dalla patatina (lì la regia ha esagerato), la quale è desiderosa evidentemente di produrre vampiretti, o almeno provare. La protagonista la vedi esausta ogni volta che affianca il suo nuovo amico, presto boy- friend. Il brutto per loro è che la copula non s’ha da fare, poiché se lui perdesse il controllo, nella foia del momento, finirebbe di sicuro per morderla e vampirizzarla, e questo non si fa. Perciò lui mantiene il self control, con disappunto di lei e del di lei vulcano che ha tra le gambe.
In effetti l’interpretazione della ragazza, in apparenza sconvolta dai sentimenti e dai desideri che prova, è veramente esagerata; i due inoltre, ingegnandosi un po’, avrebbero pure potuto combinare qualcosa, ma non ci arrivano.
Poco sviluppata invece la parte per me più interessante, forse l’unica, cioè quella della famiglia dei vampiri. I più bei momenti del film sono quelli con la famiglia presente, vedi la divertente partita di baseball.
Poi il film proseguirà con un cattivo che caccerà la bella per farle del male, senza naturalmente riuscirci, lasciando un finale aperto per mille altri seguiti (siamo al tre, per ora).
Tanto rumore per nulla? Non direi, visto che le donne giovani vanno matte per questa serie e per i libri che la ispirano, segno che si colpisce qualcosa e si soddisfano bisogni. Che poi il tutto sia ingenuo e sappia di già visto, hai voglia.
Il film ha incassato dieci volte i costi (che erano modesti), rivelandosi una miniera d’oro.
Onesta
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