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Twilight

Regia di Catherine Hardwicke vedi scheda film

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La recensione su Twilight

di scapigliato
6 stelle

Chi scrive non ha letto i libri di Stephanie Meyer. Detto questo, il punto di forza del film diretto da Catherine Hardwicke è la regista stessa. Le intrusioni orrorifiche sono contate con il contagocce e talmente patinate che sembrano una puntata di Buffy o di Supernatural o di qualsiasi altro prodotto televisivo con ingerenze commercial-istituzionali. L’Horror è un’altra cosa.

Privato il film degli attacchi dei vampiri, tra cui anche il valido Cam Gigandet fa una pessima figura impomatato e incipriato con cura per il kitch, abbiamo invece una piacevole storia di amore impossibile forse stereotipata nell’incedere, ma che è diretta con la mano di chi sa che certe storie vanno prese di polso, con tanto di camera a mano. La Hardwicke gioca sulla fauna umana del paesino sperduto tra la pioggia e crea così un sottoambiente anche a tratti più interessante dei due protagonisti la cui storia appassiona a metà. L’estremo miele adottato per goticizzare la verbalizzazione dei sentimenti e delle emozioni, che purtroppo non hanno trovato altra soluzione di rappresentazione, è stemperato dall’interpretazione decisamente sulle righe di Patterson, così come la Stewart è fin “bella” nella sua imperfezione estetica da battere dieci a uno tutte le barbies di Hollywood. I due attori, lungi dall’assegnar loro una palma d’oro, sanno stare però al gioco, o allo scherzo?, e rubano la scena a qualsiasi altro attore, Taylor Lautner compreso, oltre che a toglierla all’intero impianto narrativo. Che sia una riduzione cinematografica si vede benissimo - grossi problemi di sceneggiatura da non confondere con decostruzione consapevole della struttura del racconto - , e la sintesi filmica - pur io non conoscendo il romanzo di partenza - è riuscita malissimo. Resta il divertimento, spensierato e fuori da ogni riflessione immaginifica sul mito vampirico qui altamente bistrattato e scimmiottato. L’Horror è una cosa seria, i “piccoli brividi” un’altra.

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