Regia di Tarsem Singh vedi scheda film
Come non provare simpatia e ammirazione per un artista che, alla faccia di avverse vicissitudini di produzione, spesa di tasca sua una nuova creatura "a collage"? Come non ammirare il caleidoscopio disorientato e sognante che tanto stupisce e rapisce quanto lascia interdetti gli occhi? Infine: come non sottolineare con onestà anche i limiti di un'operazione che fa dell'espediente della cornice fiabesca la struttura portante dell'intera narrazione? Ma si poteva fare altrimenti? Tutto confluisce in un originale caleidoscopio che affascina (bellissima e potente la sequenza del rito collettivo dei santoni indiani) e ci fa capire ancora una volta la pochezza delle major rispetto all'inventiva e alla determinazione degli autori. Il cinema è anche questo, grazie al cielo.
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