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The Fall

Regia di Tarsem Singh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Fall

di zombi
6 stelle

uno come tarsem singh in teoria dovrebbe avere la via libera per girare un blockbusterone al mese e invece due film in non so quanti anni. certo posso capire che troppa fantasia o troppa roba con cui riempire i debordanti schermi dei multiplex possa essere controproducente per l'occhio da super-mercato-flipper che è la multisala, però.... però in effetti un film come questo era assolutamente da vedere in una sala cinematografica. perchè l'occhio del cinefilo deve poter essere soddisfatto da un orgia di immagini e colori come in effetti il film di tarsem è. io non riesco a dare il dito verde all'insù come il critico di filmtv, nulla toglie che il film sia un'esperienza. un'esperienza cinematografica in piena regola. un dono che tarsem si è/ci ha fatto per omaggiare il cinema. dalla los angeles degli anni 20, 30 simbolo di una hollywoodland che strada facendo ha perso le 4 lettere finali e anche vite, glitter e splendori per porci su un piatto d'argento delitti efferati e squallore, sino al puro omaggio finale agli stunt che hanno permesso acrobazie oggi impensabili(purtroppo?.... per fortuna?!....). il suo lavoro(quello che gli garantisce la pagnotta)di regista di clip pubblicitari, gli ha permesso di creare un kolossal in scenari naturali reali, che in mano al terry gilliam di BANDITI DEL TEMPO, BRAZIL e LE AVVENTURE DEL BARONE DI MUNCHAUSEN chissà cosa sarebbe potuto essere. tarsem non è gilliam(e anche gilliam non è più gilliam di quegli anni)ma ci offre un onesto sviluppo sulla necessità di tirare avanti. lo stunt immobilizzato da un'acrobazia finita non bene e la bimba immigrata col braccio rotto, si tengono la mano per affrontare la vita. ed è però la bimba che in un processo di crescita molto veloce(ma che non è forzato)schiaffeggia lo stunt e lo pone di fronte alle sue responsabilità. responsabilità per se stesso come obbligo nei confronti di chi gli vuole bene. due anime giovani e non più candide, perchè la vita disillude in fretta, in una location dove agiscono mafiosi e dove una giovinetta si getta dalla scritta hollywoodland o un'altra viene trovata nuda in un prato spoglio divisa in due e perfettamente dissanguata. il vestito della "SIGNORA" è finto come i villaggi western e i vampiri esistono davvero ma non si accontentano del solo sangue.

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