Regia di Uwe Boll vedi scheda film
Regista tedesco di pessime speranze, Uwe Boll ha una sorta di ossessione per gli adattamenti cinematografici da celebri videogiochi. Fra i titoli da lui martoriati su grande schermo : "House of the dead", "Alone in the dark", "Postal", "BloodRayne", "In the name of the king" ed altri ai quali si aggiunge questo "Far cry" liberamente tratto dall'omonimo FPS targato Ubisoft. Già il gioco non era particolarmente avvincente ed originale ma se possibile, il film di Boll ne svilisce ulteriormente il potenziale riducendone la trasposizione in uno scialbo action di serie b nonostante il budget sembri più generoso del solito. La trama consiste in quanto di più abusato si possa immaginare : uno scienziato pazzo, un' isola dove fare esperimenti di genetica ed un ex soldato delle forze speciali che vi si ritrova invischiato in mezzo per accompagnare una giornalista alla ricerca dello zio scomparso. Inutile pretendere granché: il ritmo è blando, buona parte dei personaggi sopra le righe a partire dal solito Udo Kier, la sceneggiatura indegna con dialoghi per lo più inascoltabili. Ci si annoia presto nonostante la presenza di Til Schweiger che nulla puote di fronte a cotanta pochezza e povertà d'idee. Lui almeno ha la faccia giusta per il ruolo ed è già qualcosa. Hugo Stiglitz docet.
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