Regia di Madonna vedi scheda film
Attenzione: è tutt'altro che un brutto film. E' solo un lavoro piuttosto vuoto, tirato per le lunghe (nonostante arrivi appena ad un'ora e venti di durata), con pochissime idee e non particolarmente fantasioso, che pretende inoltre di fare la morale al pubblico banalizzando sulla vita e sulle aspirazioni, sui sogni di gloria. Imbarazzanti per la stolida saccenza i monologhi messi in bocca al protagonista all'inizio e alla fine, che in sostanza spiegano come, per raggiungere il paradiso, occorra passare per l'inferno (ma guarda te, eh!?); ora, nessuno dei tre personaggi raggiunge il paradiso alla fine del film e l'inferno che vivono è una gabbia dorata in cui violenza, malvagità e problematiche diffuse nel giro (prostituzione, droga, malattie) nemmeno si sfiorano. Inoltre dieci e lode al titolo, che camuffa il marciume e la saggezza dell'originale in un incomprensibile sacro e profano: boh? Hutz si conferma ottimo attore, Madonna regista nulla di che, ma almeno non si fa prendere la mano dalle velleità di esordiente.
Trentenni con sogni da realizzare: lui è ucraino e vorrebbe sfondare con la sua band, ma per ora si accontenta di fare il dominatore sadomaso a pagamento; lei è aspirante ballerina classica, lap dancer per vivere. L'amica è infermiera frustrata e ha la passione per il volontariato, tanto da rubare medicine sul lavoro per spedirle in Africa.
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