Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Buon film francese, che si regge molto sull’interpretazione di un attore che ormai è diventato carismatico, come Vincent Cassel. La regia di Richet è fin troppo debitrice delle ultime tendenze americane post-tarantiniane, con soluzioni narrative che talvolta fanno rimpiangere il Fernando Di Leo di quasi quarant’anni fa. Ciò nonostante, il realismo delle imprese del criminale francese Mesrine, inserito in un contesto esteriormente ricostruito con dovizia di particolari, dà uno spettacolo che non fa annoiare, ma raramente offre spunti di riflessione storica o sociale, se non nell’inizio, ambientato durante la “sporca” guerra d’Algeria. Richet, tuttavia, non sa (o non vuole) approfondire il ruolo dell’OAS nella vicenda delinquenziale di Mesrine e del suo amico Guido (Depardieu). Un film di genere curato, ma senza guizzi.
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