Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Prima parte della biopic (adeguatamente romanzata) di Jacques Mesrine (Cassel), l'uomo che prima di diventare uno dei più temuti criminali di Francia (ma impazzò - insieme alla sua compagna - anche in Quebec) fu soldato ribelle dell'esercito francese in Algeria.
Polar algido con accenti hollywoodiani, L'istinto di morte è un film discontinuo, tutto focalizzato sulla figura megalomanica del protagonista. Cassel giganteggia mettendo in ombra il resto del cast, la regia alterna accelerazioni thriller con scorci descrittivi con Richet che trova nella autobiografia del protagonista - da cui è tratto il film - lo spunto per collaudare il mix tra gangster movie e cinema di ambientazione carceraria, come aveva già fatto nel precedente Assault on Precinct 13, remeake di un film di John Carpenter.
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