Regia di Diane English vedi scheda film
Si voleva affrontare in maniera completa il mondo al femminile, invece non si è fatto altro che proporre una storia poco originale (vista tante volte nella sua labile essenza) che a tratti ricorda un episodio allungato, oltre ogni tempo massimo, di “Sex and the city”, almeno nella prima parte più leggera.
Il film non decolla, nonostante un cast tutto al femminile di alto profilo, ed anzi si affloscia man mano che la storia prende connotati più tristi nella seconda parte.
L’unica idea che funziona è quella di eliminare ogni qualsiasi presenza maschile, il resto non riesce mai ad offrire dinamiche che vadano oltre la superficie delle cose, anche quando si affrontano temi non nuovi ma di un certo impatto (la solitudine emotiva, il tradimento subito, l’adolescenza difficile, la dura carriera di una donna manager) si fa un po’ troppa confusione, mettendo troppa carne al fuoco (e lasciandola lì per troppo tempo).
Poi, per il resto, è un film che si lascia anche guardare come tanti altri, ma ci si attendeva tutt’altra profondità nel trattamento ed i personaggi di contorno sono troppi, quasi messi lì per fare da specchio per le allodole (ad esempio la lesbica della Pinkett Smith).
Insomma non terribile, ma deludente per le aspettative e confezionato con una certa superficialità di fondo e fa anche un po’ impressione che la mente, e le mani, siano femminili.
Sufficiente la prima parte, mediocre la seconda, condita da un finale deludente che non lascia certo un buon ricordo, nel complesso insufficienza piuttosto netta.
Regia superficiale; leggera e quasi piacevole nella prima parte, confusionaria e sconclusionata nella seconda.
Ha il personaggio migliore ed è quella che se la cava meglio.
Nel complesso sufficiente, meglio quando il contesto si mantiene leggero, più indecisa quando la storia diventa più complicata.
Nel ruolo ci sta bene, ma non ha tanto spazio.
Assolutamente dimenticabile.
Ha un personaggio solo abbozzato e ci naufraga insieme.
Anche per lei poco spazio, nel quale non lascia certo il segno.
Fugace comparsata che nulla aggiunge, ma tutto sommato almeno è simpatica.
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