Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Qualità bassa, quantità (di gag) mediocre: poco rimane - se proprio non si vuol dire nulla - di questo filmetto che ricalca per l'ennesima volta gli stereotipi machisti, sessisti, pruriginosi di quei tristi anni per il cinema italiano. Il tris di episodi è consegnato, uno ciascuno, in mano ad un tris d'assi (quantomeno al botteghino di quel periodo): Banfi, Vitali, Guida. Attorno ruotano i soliti caratteristi, da Pippo Santonastaso a Salvatore Baccaro, da Tiberio Murgia a Francesca Romana Coluzzi; ma la sostanza è proprio infima e pure nel filone della commedia eroticodemenziale italiana, questo La liceale, il diavolo e l'acquasanta certo non ha risalto alcuno. Soggetto e sceneggiatura del regista (con Stefano Esse), che di per sè già non è un fenomeno, ma qui pare davvero raschiare il fondo del barile. 2/10.
Tre episodi: un angelo custode traviato dalla sua bella custodita; un poliziotto con moglie insidiata da un dichiarato omosessuale; un patto con il diavolo che impegna l'anima, ma anche il corpo.
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