Regia di Riccardo Garrone vedi scheda film
Negli anni Settanta la regia di un film non la si negava a nessuno; il pur bravo caratterista Garrone, ormai cinquantenne, esordisce dietro la macchina da presa nel 1974 con l'insipido La mafia mi fa un baffo e replica l'anno successivo con questa squallida commediola erotica dal titolo La commessa. Fortunatamente a quel punto capisce che è meglio desistere e torna a lavorare davanti all'obiettivo. In questa pellicola squinternata e a bassissimo budget, scritta dal regista e dal protagonista (un semisconosciuto caratterista del cinema di serie C che risponde al nome di Fortunato Cecilia, altrove noto come Renato Cecilia), l'ostentazione di seni al vento e le gag finalizzate all'accoppiamento fisico sono molto più importanti dei dialoghi o dei personaggi stessi; è inutile pertanto soffermarsi sul cast quasi anonimo o sulla storia scritta e recitata 'un tanto al chilo', in maniera decisamente grossolana. E' puro intrattenimento, per adulti chiaramente, ma un intrattenimento davvero di bassa lega, più per la fattura del prodotto che per i suoi contenuti. Fra i volti più noti - o meglio: meno ignoti - ecco Tiberio Murgia (l'ennesimo ruolo di siciliano per questo attore sardo) e Femi Benussi; il resto è davvero anonimato. Musiche allegrotte firmate da Alberto Baldan Bembo, che nei titoli di testa è addirittura accreditato come 'Alberto Balan Bembo': quando si dice un lavoro tirato via. 1/10.
Le disavventure erotiche di un massaggiatore 'per signore', che finisce per affezionarsi troppo alle sue clienti...
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