Regia di Dario Argento vedi scheda film
Una ragazza giapponese viene rapita e torturata a morte. Poi è la volta di una modella, anch'essa straniera, Celine, che sparisce nel nulla. Ma Linda, sorella di Celine, ha capito che le è successo qualcosa di grave e si mette subito sulle sue tracce, insieme a un ispettore convinto che l'uomo da ricercare sia il temibile serial killer denominato Giallo.
Ogni ritorno di Dario Argento al cinema è sempre vittima di attese e aspettative eccessive; questo Giallo conferma tale teoria, che prosegue imperterrita da ormai tre decenni. Le soddisfazioni per il vasto pubblico di affezionati del regista romano non arrivano neppure in questa occasione; Giallo è un thriller sanguinolento dalla trama banale all'ennesima potenza, con personaggi, dialoghi e situazioni stereotipati, nonchè con una risoluzione a tutti gli effetti bolsa, stanca, 'di maniera'. Sembra quasi che Argento non nutra più alcun entusiasmo a girare. Le colpa della sceneggiatura da lui firmata insieme a Jim Agnew e Sean Keller vanno in ogni caso condivise con una confezione meno accurata del solito per il regista, che per lo meno in questa pellicola non viene tradito dai suoi interpreti, scelti con adeguatezza: Adrien Brody, Emmanuelle Seigner e Byron Deidra, nei ruoli centrali del cast, fanno il loro dovere. Il primo però manderà all'aria l'intero progetto facendo causa alla produzione per un cavillo contrattuale e vincendola, boicottando così pesantemente la distribuzione del film. Unica certezza con Argento - almeno quella rimane - sono le scene più violente/splatter, che sa sempre gestire nel giusto modo. 3/10.
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