Regia di Dario Argento vedi scheda film
Ennesima delusione argentiana: in Giallo pare di percepire il tentativo di fare un film "seriamente" per non cadere ancora nel ridicolo troppe volte centrato da molti anni; ma è inutile: la cosa migliore realizzabile ormai è mera piattezza, una atmosfera che vorrebbe magari creare angoscia ma che è solo un elettrocardiogramma piatto, quasi Argento fosse diventato anche lui una vittima dei suoi assassini (perlomeno per gran parte del film, perché comunque qualche piccolo spunto di tensione ogni tanto si sente). Ma il punto non è tanto questo, è la caduta di uno stile che una volta aveva fascino, seduceva nella sua malsanità eccitante e aveva una vita interna che contrastava proficuamente con mattanze che erano opere d'arte in sé. Ora c'è solo mediocrità e stanchezza.
Anche il cast sembra svogliato, di sicuro però i personaggi offrono poco e quel poco ha un che di riciclato. 4 1/2
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