Regia di José Mojica Marins (Zé do Caixão) vedi scheda film
Per la prima volta nella mia carriera da cinefilo mi sono trovato spiazzato di fronte ad un’opera che non sono riuscito a comprendere. Il voto è NON CLASSIFICABILE. Ma non perchè sia talmente orrenda da non meritare un voto, bensì perchè veramente non saprei che giudizio darle: da 1 a 10 potrebbe andar bene tutto!
Scopro a posteriori che questo film altro non è che la conclusione di una trilogia iniziata nel lontano 1964 e proseguita nel 1966. Il protagonista, interpretato dallo stesso regista, ormai 72enne, è Xe do Caixao, un becchino/stregone/indemoniato che all’inizio del film viene scarcerato dopo un lungo periodo in galera… e ricomincia la sua diabolica opera sanguinaria. In particolare, il suo fine è quello di procreare un erede che possa dare vita ad una stirpe immortale di demoni sulla Terra, e per fare questo ha bisogno di trovare la ragazza giusta. Voi non potete avere idea del tasso di violenza, di gore, di trucidità presenti in questi 90 minuti: roba da far impallidire il Dario Argento dei tempi migliori. Scene da voltastomaco, squartamenti, sevizie, e addirittura, udite udite, una pantegana infilata su per il canale vaginale di una povera inerme, con tanto di inquadratura dall’interno!!!!
Il fatto è questo: se è tutto uno scherzo, un film che vuole far ridere, una boiata per ragazzini, ci posso anche stare. Anzi, ne premierei il coraggio. Ma se, come sto intuendo dalle recensioni entusiastiche in arrivo da Venezia, è un film che deve essere preso sul serio, allora potremmo davvero essere di fronte a una delle più colossali merdate della Storia! Probabilmente non sono degno di capire…
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