Regia di Gillian Armstrong vedi scheda film
Sarà che uno, sentendo il nome di Houdini, pensa sempre al più grande illusionista di tutti i tempi e non si aspetta che, in un film a lui dedicato, ci si interessi quasi esclusivamente alle sue vicende sentimentali che tra l' altro non sono nemmeno così interessanti. La vicenda vede l' arrivo del grande mago in Scozia poco dopo aver perso l' adorata madre ; fra uno show e l' altro, organizza incontri con presunti medium affinchè possa stabilire un contatto con la defunta nell' aldilà. Il fatto che in palio ci sia un cospicuo premio in denaro, attirerà molti truffatori tra cui una risoluta ciarlatana con figlia/discepola che però riuscirà a coinvolgere sentimentalmente il protagonista. Guy Pearce nei panni di Houdini non è malaccio e Catherine Zeta Jones ha il fascino necessario per il ruolo della sensitiva ma il film scarseggia sia nei contenuti che nella messa in scena. Piatto, monotono, noioso, non emoziona mai. Il vero potenziale del personaggio non è sfruttato a dovere e ogni spunto a malapena interessante viene subito meno, sostituito da risvolti sentimentali banali e prevedibili. Sarà pure la storia dell' ultimo mago ma di magia ce n' è ben poca.
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