Regia di Dave Filoni vedi scheda film
Dunque sono inesauribili i risvolti narrativi della saga di Star Wars. Per esigenze che sembrano di puro marketing (la sopravvivenza del “brand” con conseguente sfruttamento finanziario) George Lucas non si rassegna alla parola “fine”, e con questo cartone computerizzato si ricollega all’Episodio II per “approfondire” gli aspetti più spettacolari della guerra dei Cloni. La sola novità di rilievo è l’arrivo di un nuovo cavaliere Jedi, l’apprendista guerriera Ahsoka Tano. Per il resto tornano prepotentemente stilizzati Yoda, Anakin Skywalker, Darth Sidious (ovvero Palpatine), Padmé Amidala e persino Jabba. Il risultato è avvilente. L’animazione artificiale, in tempi di Pixar e Miyazaki, è a dir poco inaccettabile per una produzione destinata al grande schermo, anche se pensata come “pilota” di una serie Tv. Il tratto elementare riduce i personaggi a figurine algide, tanto per assestare un altro micidiale colpo al mito delle Guerre stellari. Proprio questo fa rabbia, l’indifferenza di Lucas di fronte alla sistematica demolizione del suo meraviglioso giocattolo, negli anni 70 rivoluzionario e ora semplicemente insulso. Negli Stati Uniti non è piaciuto a nessuno ed è stato un fiasco al box office. Speriamo sia finita qui.
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