Regia di Philipp Stölzl vedi scheda film
Voto: 5,5. La storia è tratta da una vicenda realmente accaduta ma della quale esiste già testimonianza più interessante: consiglio a tutti la visione di "The Beckoning Silence" di Joe Simpson (il protagonista della vicenda narrata ne "la morte sospesa" narra stupendamente l'accaduto - http://www.youtube.com/watch?v=AmjJBu0xiwc&feature=related .... e successivi) o la lettura del libro (“White Spider” dal nome del nevaio finale dell’eiger, scritto da Herrer, purtroppo finito di stampare diversi anni fa e quindi reperibile penso solo su amazon). Il film narra la storia abbastanza fedelmente; se ben ricordo infatti il suo compagno di cordata non finisce come descritto (scusate la sintesi ma non voglio rovinare il film a chi non lo conosce) e la dinamica stessa della vicenda del protagonista (sul finale) non rispecchia fedelmente la realtà. Inutile la figura della fidanzata, totalmente inventata e assolutamente inverosimile nella sua azione nel finale; io dico, ma c'è per forza sempre bisogno di romanzare le vicende con sentimentalismi così irritanti? In ogni caso, la fotografia non è certo eccelsa, la recitazione anche e pure la sceneggiatura ha alcune lacune: qualcuno ha capito chi sono il ciccione e la bionda sempre presenti alla cene? Lo sfruttamento del regime della loro figura è rappresentata in modo superficiale, accennata con qualche battuta, la presunta storiella tra la ragazza e il suo capo ha della telenovela. Buona invece la parte che riguarda la spedizione, la natura e i materiali dell'epoca che contribuiscono non poco a farci capire quanto queste imprese valgano confrontate a quelle d'oggi, dove con qualche migliaio di euro e un po' d'allenamento riesci a giungere in cima all'Everest.
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