Regia di Abbas Kiarostami vedi scheda film
Dannazione, ho l'impressione di aver toppato di nuovo. Vi capita mai di affrontare il lavoro di un cineasta partendo dal suo lavoro peggiore?? A me capita quasi inconsapevolmente. Mi è successo con Herzog ed il suo cattivo tenente qualche tempo fa e mi succede di nuovo oggi con Kiarostami ed il suo "Copia conforme". Potrò sbagliarmi ma la sensazione - o meglio la speranza - a fine visione, è quella che il regista iraniano debba necessariamente aver fatto di meglio per essere considerato un autore. Per carità, la mano sapiente s'intravede qua e là, soprattutto nel gusto per inquadrature mai banali e per un senso della messa in scena classico, essenziale ed incredibilmente efficace. Il lavoro con e sulla coppia protagonista è di buon livello e l'ambientazione toscana non sfigura mai eppure il film è di una noia debordante. Necessariamente verbosa, quasi al limite del prolisso, l'innocua gita fuori porta di un famoso scrittore e di una sua ammiratrice si trasforma presto in una recita sentimentale atta a dimostrare l'assunto filosofico dietro il quale si basa l'ultimo libro dell'intellettuale. Una replica può essere migliore del suo originale? Può forse nascondere un'importanza od un significato maggiore, più profondo? Uno spunto interessante dentro e fuori il mondo dell'arte che Kiarostami trasla sulle dinamiche di coppia ma che dilatato per più di un'ora e mezza, fra situazioni e dialoghi sempre un po' forzati, perde d'incisività ed interesse riducendosi ad un semplice ed inutile esercizio di stile. Valida, ad ogni modo, la prova della Binoche nonostante una certa convenzionalità di fondo, tipica dei suoi personaggi sistematicamente in impasse amoroso.
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