Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Il sangue freddo è quello che è necessario allo spettatore per arrivare fino alla fine di questo indicibile pastrocchio.E dispiace che in calce ci sia la firma altrove prestigiosa di Fernando Di Leo(che cercò di discolparsi dicendo che era un film su commissione girato in pochissimo tempo) e che nel cast ci sia Klaus Kinski.Il suo ruolo per me è un mistero:poche battute,si aggira in continuazione nei corridoi della clinica psichiatrica in cui è ambientato il film(una clinica un pò sui generis visto che è un palazzo patrizio con un enorme parco intorno e con stanze di libero accesso a tutti che,come sottolineava qualche altro utente, è una norma poco plausibile quando si ha a che fare con l'igiene mentale), abbigliato come un dandy da strapazzo e il capello lungo fluente che ricade pigramente sul collo.L'impalcatura di giallo argentiano fa crepe da tutte le parti perchè non è l'interesse primario del film.La cinepresa si sofferma soprattutto in inquadrature ginecologiche del cast femminile.Del serial killer frantumacarotidi che uccide le sue vittime all'arma bianca usando coltelli da salumiere,vergini di ferro,asce bipenni,mazze chiodate,balestre non importa praticamente a nessuno .All'appello mancano solo il gatto a nove code e la motosega .Speriamo che in tempi come questi in cui si cerca di rivalutare molto cinema anni '70 non venga buttata in mezzo al calderone questa pellicola improponibile.
regia svogliata e troppo sbrigativa in molti passaggi
il suo ruolo?un mistero
pessima attrice ma...
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