Regia di George P. Cosmatos vedi scheda film
Sorta di Alien ambientato negli abissi con meno tocchi gore (che incomprensibilmente sono limitati all’osso) e con un livello di tensione decisamente inferiore rispetto al film di Scott. Presenza di pizzichi di ironia che fanno ogni tanto sorridere, stile film con Schwarzennegger o con Bruce Willis (vedi ad esempio il finale).
La sceneggiatura (voto: 6), a parte proporre una prima mezz’ora di film inutile (messa lì per fare “brodo”), è scritta piuttosto bene, ma cade nel banale negli ultimi minuti con i superstiti che risalgono sino alla superficie a velocità supersonica e senza interruzioni (ma le embolie?). Citazioni ad Alien (con il mostro che sfonda il petto di una vittima che lo stava facendo sviluppare nel proprio corpo) e a “La Cosa” (dottore che chiede informazioni al computer sulla natura del virus).
Cosmatos (voto: 7) alla regia si comporta benino soprattutto in considerazione del fatto che non è uno specialista del genere. Il regista, infatti, inquadra velocemente le creature create dallo specialista Stam Winston (voto: 7+) evitando di mettere troppo in evidenzia i limiti delle stesse. Per il resto svolge lavoro di ordinaria amministrazione senza commettere troppe ingenuità. Bene la fotografia (voto: 7+), sufficienti le interpretazioni (voto: 6+) e la colonna sonora di Goldsmith (voto: 6.5=). Abbondantemente sopra la sufficienza e consigliato agli amanti di fanta-horror. Voto: 6.5+
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta