Regia di Stefano Tummolini vedi scheda film
Un universo d’affetti in poche centinaia di metri di spiaggia: è questa la sfida dell’esordiente Stefano Tummolini, che dichiara amori necessari come Fassbinder e Antonioni ma a livello quanto meno subliminale segue le orme del sole sulla sabbia lasciate dall’Eric Rohmer delle commedie e dei proverbi. Un giorno al mare, dunque, con un uomo che s’affretta a consumare sesso con un altro uomo e poi vagabonda in quel lembo di vacanza improvvisata, incontrando un gruppo variegato di persone che hanno voglia di socializzare oppure solo di guardare, a caccia di sensazioni, di qualche fremito sul corpo e nei loro occhi, senza affannarsi o correre, accettando quel che rimane della verità di se stessi. Una sfida che Tummolini vince, anche perché affrontata con meno di mille euro e con più d’uno sguardo non banale sull’oggi, su noi, sugli altri, sulla vita che passa e che fatichiamo a fermare e a far nostra, almeno per una manciata di giornata. Belli i personaggi che si alternano e gli attori che vi si sovrappongono, trasformati dal regista in onde di un mare calmo, in cerca di benessere, costante riciclo di acque salate, in cui immergersi per tentare quanto meno di sentirsi.
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