Regia di Sylvie Verheyde vedi scheda film
Possibile ritornare alla radice della Nouvelle Vague nel nuovo millennio?Prima di vedere questo film la mia risposta sarebbe stata sicuramente no,ora dopo averlo visto non sono più sicuro della mia risposta.Il film d'esordio di Sylvie Verheyde(a suo dire con abbondanti elementi autobiografici) sembra il nipotino di Zazie nel metrò,esordio di Malle,appartiene al gruppo dei film che sono romanzi di formazione,come I 400 colpi o Gli anni in tasca di Truffaut,a tratti sembra anche un aggiornamento al nuovo millennio delle ragazzine di Gazzosa alla menta,mentre la festa di compelanno in cui Stella balla con un ragazzo più alto di lei sulle note di Ti amo di Tozzi non può non ricordare Il tempo delle mele successone anni 80 firmato Pinoteau.Inoltre ci dà un ritratto della banlieue parigina un po'edulcorato,evitando eccessi di cattiveria o anche di realismo.Stella abita in un bar figlia di genitori poco stabili sentimentalmente con un gruppo di amici tutti gentili con lei(uno di loro anche troppo) provenienti dalla strada o dal crimine,sa tutto di biliardo,calcio o giochi di carte ma ignora l'ortografia.Il giorno in cui viene ammessa in un ottima scuola rappresenta l'inizio della sua crescita,un occasione per diventare meglio,per trasferire i suoi interessi sugli autori letterari.Capisce finalmente che fuori del suo mondo ne esiste un altro sicuramente migliore.E'un occasione irripetibile e proprio per questo da sfruttare.E nonostante le umiliazioni,i litigi con le altre alunne riuscirà a sfruttarla anche grazie alla sua amica figlia di intellettuali argentini Gladys.Stella è un piccolo film,produttivamente parlando ma è uno di quei film che riescono a parlare il linguaggio naturale e senza sofismi di quell'epoca della vita del bambino che è sul limitare dell'adolescenza,l'età dei primi amori e delle prime trasgressioni.Un film che si limita a riproporre la lezione di grandi maestri del passato ma lo fa con estremo garbo e delicatezza riuscendo a catturare l'attenzione e la benevolenza dello spettatore.I piccoli attori sono favolosi e nel coro polifonico di alcolisti potenzialmente cirrotici che frequentano il bar si ammira la sagoma dolente di Guillame Depardieu,qui alla sua ultima apparizione prima di una troppo prematura dipartita....
una regia sbarazzina ad altezza di bambino
ottima
brava
non male
pare che sia un divo pop,l'aria da piacione ce l'ha
ultima apparizione di questo sfortunato artista
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta